Inno a san Domenico.
Su, fedeli, leviamo un bel canto
di quest'ora nel lieto fulgor,
inneggiamo festanti al gran santo,
di Soriano l'orgoglio e l'onor.
Del Gusmano l'Immagine bella
non la pinse terreno pittor;
l'ha portata del mare la Stella,
come pegno di tenero amor.
Valsero già più secoli
dal giorno fortunato
che del suo s. Domenico
Soriano si gloriò;
e, innanzi a lui prostrato Qual Padre l' onorò.
Nell' ansie, nei pericoli,
ai figli in lui fidenti
con grazie, con miracoli
pronto rispose ognor.
O gran santo, o celeste Patrono,
tu ci vedi prostrati al tuo pie',
di ogni fallo c'impetri perdono,
ci rìdesti alla speme, alla fé'.
Questa terra che tanto ti onora
tu proteggi con vigile cuor;
fa' che spunti radiosa l'aurora
di pietà, di giustizia, d'amor.
Su, fedeli, leviamo un bel canto
di quest'ora nel lieto fulgor,
inneggiamo festanti al gran santo,
di Soriano l'orgoglio e l'onor.
Del Gusmano l'Immagine bella
non la pinse terreno pittor;
l'ha portata del mare la Stella,
come pegno di tenero amor.
Valsero già più secoli
dal giorno fortunato
che del suo s. Domenico
Soriano si gloriò;
e, innanzi a lui prostrato Qual Padre l' onorò.
Nell' ansie, nei pericoli,
ai figli in lui fidenti
con grazie, con miracoli
pronto rispose ognor.
O gran santo, o celeste Patrono,
tu ci vedi prostrati al tuo pie',
di ogni fallo c'impetri perdono,
ci rìdesti alla speme, alla fé'.
Questa terra che tanto ti onora
tu proteggi con vigile cuor;
fa' che spunti radiosa l'aurora
di pietà, di giustizia, d'amor.
