Pagina 1 di 1

Scambio di sguardi

Inviato: sabato 25 ottobre 2008, 16:03
da Ele
Quando mi sento solo, o Signore,
folgorami con il tuo sorriso.
Trasforma il silenzio che mi circonda
in uno scambio affollato di sguardi
tra me e il cielo.

Re: Scambio di sguardi

Inviato: domenica 26 ottobre 2008, 13:20
da Spinna
lo fa, ele, lo fa,
basta rivolgergli lo sguardo e Lui è li!

Re: Scambio di sguardi

Inviato: domenica 26 ottobre 2008, 14:01
da Ele
Lo sento sempre presente. So che è LUI che guida i miei passi, che mi sostiene nei momenti tristi e mi fa gioire subito grazie alla Sua presenza. Rafforza la mia fede Signore, ogni giorno!
[k-occhioni]

Re: Scambio di sguardi

Inviato: domenica 26 ottobre 2008, 14:35
da Spinna

Dio ci cerca, ci ha sempre cercato e continuerà a cercarci, perché, come dice sant’Agostino " Egli ci ha fatti per Sé, oggetti del Suo Amore".
E il nostro cuore non ha pace finché non lo trova, è una ricerca reciproca che si conclude quando incontriamo finalmente il Suo sguardo, il Suo abbraccio, la Sua Parola, le Sue mani... continuamente tese verso di noi.


Re: Scambio di sguardi

Inviato: venerdì 20 marzo 2009, 22:02
da Miriam
Credo dei sofferenti

Credo che il dolore purifichi e migliori
e possa condurre alla più alta perfezione.
Credo che il dolore, sopportato con amore e rassegnazione,
sia una grande riparazione dei peccati.
Credo che Dio cerchi coloro che soffrono per lui.
Credo che il dolore, sopportato con amore e rassegnazione,
sarà glorificato nell'eternità.
Credo che il dolore sia ciò che più ci unisce intimamente al Signore Gesù,
facendoci somigliare a Lui.
Credo che il dolore racchiuda segreti e ineffabili consolazioni
per coloro che si sottomettono umilmente,
e che ispiri un amore sincero e più pieno verso Dio.
Credo che il dolore, sopportato con amore e rassegnazione,
abbia più merito di qualsiasi altra opera.
Credo che da tutta l'eternità
Dio abbia contato il numero e misurato l'intensità dei dolori
e abbia preparato in proporzione la sua grazia e la sua ricompensa.
Credo che il dolore, sopportato con cristiana rassegnazione,
sia un segno dell'amore e della predestinazione.
Credo che il dolore, unito a quello di Gesù,
sia il mezzo più fecondo per convertire e salvare gli uomini.