Per le vittime del terremoto in Abruzzo


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Angelodolce
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Per le vittime del terremoto in Abruzzo

Messaggio da Angelodolce » martedì 6 aprile 2010, 20:49

Una candela accesa e una preghiera per ricordare tutte le vittime del terremoto in Abruzzo
L'AQUILA. Quattro fiaccolate partite da paesi vicini, altrettanti cortei per le poche strade aperte del centro storico dell'Aquila, e poi tutti in Piazza del Duomo.
Alle 3.32, sono state ricordate le 308 vittime di un terremoto che giusto un anno fa distrusse il capoluogo abruzzese e molti centri del circondario.
Questa volta alle 3.32 c'è stato solo un lunghissimo silenzio, seguito da 308 rintocchi della campana delle Anime Sante: gli aquilani si sono ritrovati in tanti - oltre 25 mila - in quella piazza del Duomo dove un anno fa accorsero feriti, spaventati, addolorati per il terribile terremoto che aveva distrutto la loro città e ucciso parenti, amici, studenti.
C'è stata, si, una scossa di terremoto, alle 2:57, ma di magnitudo 2.2, ovvero niente rispetto a quella di 6.3 del 6 aprile 2009.
E' stata una notte diversa, illuminata da migliaia di fiaccole, candele, lumini.
L'omelia di Molinari è stata incentrata sull'invito alle popolazioni terremotate ad avere fede e speranza e, quindi, a riprendere il cammino.
«In queste ore - ha detto - in diversi modi sono in atto commemorazioni per ricordare quella notte terribile che nessun aquilano potrà mai dimenticare. Il nostro cuore è pieno di dolore e di morte. Il Vangelo ci invita alla speranza».
Il prelato ha sottolineato di avere ancora negli occhi il terrore e la mostruosità di quella notte e di avere davanti agli occhi le centinaia di bare e il dolore senza fine dei familiari.
«Gesù risorto è certezza di resurrezione per le persone che il sisma ci ha strappato via, ma ci vuole fede per credere a questo», ha aggiunto Molinari sottolineando che «con la Fede e la Speranza, con il cuore e la fiducia, gli aquilani ricostruiranno la città del futuro».
Anche il papa - per il tramite del segretario di Stato del Vaticano, Tarciso Bertone - ha inviato un messaggio e ha espresso la «sua spirituale vicinanza e rinnovare un incoraggiamento per la ricostruzione umana e sociale fondata sulla salda roccia della fede in Cristo risorto e, mentre esorta a custodire sempre il secolare patrimonio religioso e morale del nobile popolo abruzzese, assicura uno speciale ricordo nella preghiera invocando la celeste intercessione della beata vergine Maria e dei Santi patroni».
«Viva L'Aquila e gli aquilani. Che questa notte segni l'inizio di un nuovo cammino con l'aiuto di Dio». Con queste parole, l'arcivescovo ha concluso l'omelia.
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi
il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo
ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen



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