Invocazione agli angeli


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Mary
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Invocazione agli angeli

Messaggio da Mary » sabato 5 settembre 2009, 8:41

Assisteteci Angeli custodi,
soccorso nel bisogno,
conforto nella disperazione,
luce nelle tenebre,
protettori nei pericoli,
ispiratori di buoni pensieri,
intercessori presso Dio,
scudi che respingono il nemico malvagio,
compagni fedeli,
amici verissimi,
prudenti consiglieri,
specchi d'umiltà e purezza.

Assisteteci , angeli delle nostre famiglie,
angeli dei nostri figli,
angelo della nostra parrocchia,
angelo della nostra città,
angelo del nostro paese,
angeli della Chiesa,
angeli dell'universo.
Amen.


Dio è Amore!


Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

Fanny
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Re: Invocazione agli angeli

Messaggio da Fanny » sabato 5 settembre 2009, 13:46

All’Angelo custode

Angelo benignissimo, mio custode, tutore e maestro, mia guida e difesa, mio sapientissimo consigliere e amico fedelissimo, a te io sono stato raccomandato, per la bontà del Signore, dal giorno in cui nacqui fino all’ultima ora della mia vita. Quanta riverenza ti debbo, sapendo che mi sei dovunque e sempre vicino! Con quanta riconoscenza ti devo ringraziare per l’amore che nutri per me, quale e quanta confidenza per saperti il mio assistente e difensore! Insegnami, Angelo Santo, correggimi, proteggimi, custodiscimi e guidami per il diritto e sicuro cammino alla Santa Città di Dio. Non permettere che io faccia cose che offendano la tua santità e la tua purezza. Presenta i miei desideri al Signore, offrigli le mie orazioni, mostragli le mie miserie e impetrami il rimedio di esse dalla sua infinita bontà e dalla materna intercessione di Maria santissima, tua Regina. Vigila quando dormo, sostienimi quando sono stanco, sorreggimi quando sto per cadere, alzami quando sono caduto, indicami la via quando sono smarrito, rincuorami quando mi perdo d’animo, illuminami quando non vedo, difendimi quando sono combattuto e specialmente nell’ultimo giorno della mia vita, siimi scudo contro il demonio. In grazia della tua difesa e della tua guida, ottienimi infine di entrare nella tua gloriosa dimora, dove per tutta l’eternità io possa esprimerti la mia gratitudine e glorificare assieme a te il Signore e la Vergine Maria, tua e mia Regina. Amen.



Carmy
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Re: Invocazione agli angeli

Messaggio da Carmy » martedì 8 settembre 2009, 21:49

Quando ci sentiamo un po' sperduti, un po' soli,
quando il silenzio del nostro cuore ci assorda l'anima..
allora cerchiamoli, chiamiamoli, invochiamoli..
sono al nostro fianco, aspettando una nostra richiesta.

" Angeli della luce,
Angeli dello splendore
fate che io avverta
la vostra presenza
liberatemi dalla paura
vi prego, allontanatela da me"

"Angeli della spiritualità,
Angeli della trascendenza,
che accrescete la nostra forza,
sfiorate il mio terzo occhio
ed innondatemi di luce Divina"



Angelodolce
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Re: Invocazione agli angeli

Messaggio da Angelodolce » sabato 26 settembre 2009, 15:49

Giovedì 28 Settembre..Ss. Arcangeli Michele, Gabriele, Raffaele
Il nuovo calendario ha riunito in una sola celebrazione i tre arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, la cui festa cadeva rispettivamente il 29 settembre, il 24 marzo e il 24 ottobre. Dell'esistenza di questi Angeli parla esplicitamente la Sacra Scrittura, che dà loro un nome e ne determina la funzione. S. Michele, l'antico patrono della Sinagoga, è ora patrono della Chiesa universale; S. Gabriele è l'angelo dell'Incarnazione e forse dell'agonia nel giardino degli ulivi; S. Raffaele è la guida dei viandanti.
Il nome dell’arcangelo Michele, che significa “chi è come Dio ?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell'Apocalisse di s. Giovanni Evangelista e in tutte le cinque volte egli è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli; esso sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra.

Gabriele (Forza di Dio) è uno degli spiriti che stanno davanti a Dio (Lc 1, 19), rivela a Daniele i segreti del piano di Dio (Dn 8, 16; 9, 21-22), annunzia a Zaccaria la nascita di Giovanni (Lc 1, 11-20) e a Maria quella di Dio (Lc 1, 26-38).
S. Gabriele, "colui che sta al cospetto di Dio" (è il suo "biglietto di presentazione " quando si reca ad annunciare a Maria la sua scelta come madre del Redentore), è l'annunciatore per eccellenza delle divine rivelazioni. È lui che spiega al profeta Daniele come avverrà la piena restaurazione, dal ritorno dall'esilio all'avvento del Messia. A lui è affìdato l'incarico di annunciare la nascita del precursore, Giovanni, figlio di Zaccaria e di Elisabetta. La missione più alta che mai sia stata affìdata ad una creatura è : l'annuncio dell'Incarnazione del Figlio di Dio. Egli gode per questo di una particolare venerazione anche presso i maomettani.

Raffaele (Dio ha guarito), anch'egli fra i sette angeli che stanno davanti al trono di Dio (Tb 12, 15; cfr Ap 8,2), accompagna e custodisce Tobia nelle peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco. Egli stesso porta a buon fine l'incarico di Tobia, riscuotendo i talenti. Per di più fa sposare a Tobi la virtuosa figlia di Raguel Sara, dopo averla liberata da un demonio che la perseguitava.
Ricordiamo, oltre all’Arcangelo, anche l’esempio di santità che ci ha lasciato il Servo di Dio papa Giovanni Paolo I, Albino Lucani, del quale oggi serbiamo memoria della sua morte, avvenuta improvvisamente dopo soli trentatrè giorni di pontificato tra il 28 e il 29 settembre di ventisette anni fa. Questo uomo sublime, del quale i più giovani come me, ne conoscono appena il nome, in tutta la sua vita, da seminarista, da prete di montagna, da vescovo e da papa ha espresso una fede semplice, spontanea e costante guidata da un amore assoluto e completo verso Dio. Una fede che è maturata nella terra veneta. Una fede che disarma i potenti e confonde gli orgogliosi che è stata l’autentica forza che gli ha permesso di avvicinare e coinvolgere molte persone. Per questo anche a distanza di tanti anni il ricordo del Pontefice di Canale d’Agordo è ancora così vivo tra chi ventisette anni fa è stato ghermito da quel sorriso candido e spontaneo che è stato la forza del suo credo e l’ “umile devozione” che lo ha sorretto anche quel 26 agosto 1978 quando venne chiamato a guidare la Chiesa di Roma. Con spirito umile di “autorevole cristiano” Luciani ha accettato il “giogo” che gli era stato affidato dalla cristianità. Proprio l’umiltà e la “fede semplice” di Luciani è ancora un esempio da seguire Per questo vi invito a rivolgere una preghiera individuale alla Vergine affinché possa intercedere e fare in modo che “le terre venete”, seguendo l’esempio del pontefice di Canale d’Agordo, possano riscoprire proprio quella fede della quale le nostre città hanno un grande bisogno.
[k-gruppo]



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