Pagina 1 di 1

Il Padre nostro di Dio

Inviato: sabato 11 ottobre 2008, 20:51
da Miriam
Figlio mio, che sei in Terra preoccupato, solitario e tentato;
conosco bene il tuo nome e lo pronuncio santificandolo, perché ti amo.
Non sarai mai solo; io abito in te
e assieme spargeremo il regno della vita che ti darò in eredità.
Ho piacere che faccia la mia volontà, infatti io voglio la tua felicità.
Avrai il pane di ogni giorno, non ti preoccupare;
però io ti chiedo di spartirlo con i tuoi fratelli.
Sappi che ti perdono tutti i peccati,
anche prima che tu li commetta,
ma ti chiedo che anche tu perdoni a quelli che ti offendono.
E per non soccombere alla tentazione
afferra con tutta la tua forza la mia mano
e ti libererò dal male, mio povero e caro figlio.

Re: Il Padre nostro di Dio

Inviato: sabato 11 ottobre 2008, 21:36
da Nemamiah76
è bellissimo.....
sarebbe bello che intorno a noi ci fossero tutte persone così...

Re: Il Padre nostro di Dio

Inviato: venerdì 17 ottobre 2008, 16:32
da Miriam
posto una versione del Padre Nostro fatta da un sacerdote di
Padova... sembra lui l'abbia tradotta dall'aramaico:

Padre Nostro
che sei in ogni cielo,
il tuo nome è santo,
il tuo regno è ovunque,
sia in cielo sia in terra,
ci dai sempre il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti appena noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
non ci induci in tentazione e ci liberi dal male.
Amen

che ne dite?

Re: Il Padre nostro di Dio

Inviato: venerdì 17 ottobre 2008, 17:10
da Mariella
Il "Padre Nostro" è la preghiera per eccellenza, la prima che impariamo da piccoli, è la preghiera che ci ha lasciato il nostro Signore Gesù Cristo dove troviamo tutto ciò che possiamo sperare da Lui. Il "Padre Nostro" è la nostra regola di comportamento.
"Sia fatta la tua volontà" è la frase che mi ripeto sempre, soprattutto nei momenti più difficili.

Re: Il Padre nostro di Dio

Inviato: lunedì 20 ottobre 2008, 18:01
da Mariella
Dacci il pane quotidiano.

"Padre nostro che sei nei cieli...
dacci oggi il nostro pane quotidiano";
fa' che nessuno dei tuoi figli
si veda privato dei frutti della terra;
che nessuno soffra più
l'angustia di non avere
il pane quotidiano
per sé e per i suoi cari.
Fa' che tutti,
ripieni dell'immenso amore
con cui Tu ci ami,
sappiano solidamente distribuire
quel pane
che Tu ci hai dato generosamente:
fa' che sappiamo allargare la tavola,
per far posto
ai più piccoli e ai più deboli,
si che un giorno
meritiamo di sedere tutti
alla tua mensa celeste.
(Ins. Giovanni Paolo II, 1989, v. 12, 1, p. 234)