Impedito il canto dell'Ave Maria ad Al Bano

Anno B
Bloccato
Avatar utente
Venerabile Beda
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 4625
Iscritto: lunedì 6 ottobre 2008, 15:59
Contatta:

Impedito il canto dell'Ave Maria ad Al Bano

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 14 agosto 2012, 17:58

http:// Impedito il canto dell'Ave Maria ad Al Bano

In breve, Al Bano, avrebbe dovuto cantare l'Ave Maria di Bach - Gounod, per il matrimonio di Michele Placido. E gli è stato impedito dalle autorità ecclesiastiche (vescovo?). Se la decisione è stata del vescovo, in linea teorica, il vescovo può, nell'ambito della sua diocesi, stabilire cosa si può cantare e cosa non si può cantare in Liturgia. Ma di solito i vescovi, non sono ingenui. Pensare che porre in essere un divieto di questo tipo ad Al Bano, e non sapere che sarebbe scoppiata una bomba, è mooolto ingenuo (e incauto) per un vescovo. Ammesso, si ribadisce, che sia stata decisione del vescovo, e non di qualche altro prelato troppo zelante e fiscale.
Summum ius, summa iniuria, diceva Cicerone. Avevamo scritto un argomento su Liturgia e liturgismo: ecco un tipico esempio di liturgismo. Salvo che dietro non vi siano altre valide motivazioni di cui il vescovo, o chi per lui, quale servo, deve dare adeguate spiegazioni al Popolo di Dio, ai fedeli. E spiegazione non è dire: "Ho deciso così". Un vescovo, nel 21° secolo, non può decidere (all'atto pratico) quello che gli pare nella sua diocesi; si deve uniformare all'indirizzo della Chiesa di Roma. E non si può (buon senso) impedire l'esecuzione di un canto di questo tipo, ad Al Bano, in un matrimonio, dopo che è stato cantato migliaia di volte, anche davanti a Giovanni Paolo II il grande, in occasioni religiose o parareligiose. Altrimenti, la gente, resta confusa. O il canto non è adatto in nessun caso e in nessuna circostanza (liturgica), o è sempre adatto. Non è possibile, che se partecipo a un matrimonio a Salerno, posso sentire quel canto, e in altra diocesi, mi sia vietato!! Perché o sbaglia il vescovo di Salerno o sbaglia il vescovo dell'altra diocesi. Non si scappa.
Dico liturgismo, e lo confermo. Era un'offesa per la Madonna, o una cosa gradita alla Madonna (fatta con fede, con cuore, con arte)? Era un'offesa a Cristo Signore, o una cosa gradita al Re dei re (fatta con rispetto, sottomissione, amore, arte)? Questo è quello che qualcuno si deve domandare. E se un vescovo, per caso non si è fatto queste domande, è decisamente caduto e scaduto nel liturgismo. Se poi non è stato il vescovo, ma qualche suo sottoposto, il vescovo farebbe bene a dare una bella tiratina di orecchie a certi chierici troppo zelanti e fiscali.. nelle cose formali. E spesso lassisti in quelle sostanziali (sacramenti a tutti). Come quando davanti al Nazismo, si tace... e si fa i forti, quando non si rischia la pelle. Chi può capire, capisca.
Se poi dietro ci sono valide motivazioni, come Al Bano, anch'io sono curioso di conoscere la validità di queste motivazioni. E se la motivazione fosse: "Perché quel canto non è inserito in un certo Canone"... cosa ci sarebbe di più giusto di una sonora pernacchia come risposta?? Con tutti i problemi che ci sono anche nella Chiesa, abbiamo bisogno di Carità e Giustizia, di Fede e Amore, sì, anche di rigore... ma per le cose serie. Non per un canto di un matrimonio!!! A meno che non si pretendesse di cantare un brano propriamente profano. Ma non sembra che la fattispecie fosse questa.

Se salteranno fuori valide motivazioni, saremo lieti di dare atto dell'eventuale correttezza a chi ha preso questa decisione. Però, se ci fossero state valide motivazioni, si sarebbero dovute dare subito. Vedremo.

Non si può fare, a torto o a ragione, in una diocesi in un modo, e in un'altra in altro modo. Perché queste cose, spaccano la Chiesa, e se non spiegate per bene, allontano le persone dalla Fede, da Cristo, inutilmente e al di là delle intenzioni. Non è possibile oggi.

Non è che il vescovo o il prelato, che ha preso questa decisione, è uno di quelli con le chiese vuote, dove comunque, i giovani si vedono col binocolo???? Se fa così per un pezzo classico, non oso pensare cosa farebbe per un brano moderno e contemporaneo!

Se si è intransigenti, quando si deve essere elastici, ed elastici, quando si deve essere intransigenti... si crea danno. Né è una soluzione intelligente, essere sempre intransigenti o sempre elastici.

E più di ogni altra cosa, e sopra ogni altra cosa, regola o considerazione, non è possibile che in una diocesi (o in una parrocchia) si faccia un certo canto... per anni, forse per decenni, e poi perché viene un nuovo vescovo o un nuovo parroco, quel canto, non si possa fare più. A meno che non ci sia un documento ufficiale della Chiesa, che attesti che il vescovo o il parroco che c'era prima, o meglio, i vescovi e i parroci che c'erano prima, lavorassero per satana o abbiano perduto il senno. Non è che l'ultimo che arriva ne sa necessariamente più degli altri. Anzi... spesso è il contrario.


Il Venerabile Beda

Immagine

Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

****

Immagine

Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

Avatar utente
Venerabile Beda
Moderatore
Moderatore
Messaggi: 4625
Iscritto: lunedì 6 ottobre 2008, 15:59
Contatta:

Impedito il canto dell'Ave Maria ad Al Bano

Messaggio da Venerabile Beda » martedì 14 agosto 2012, 20:57

Bene. Alla fine il buon senso ha prevalso e Al Bano ha potuto cantare l'Ave Maria di Bach - Gounod:

http://Placido-si-sposa-e-Al-Bano-canta-lAve-Maria-Alla-fine-il-buon-senso-ha-vinto_313599561715.html


Ci sono gli eccessi in Liturgia, che vanno combattuti. Ma con criterio. La Liturgia del matrimonio, deve essere quella più elastica. È normale qualche brano paraliturgico, in un matrimonio, sia esso classico che moderno, a seconda dei casi.

Se si vogliono colpire (giustamente) gli eccessi, si guardi a certe veglie pasquali, dove preti, non laici, si "reinventano" il rito. O a certe liturgie domenicali, dove tra un po', alla presentazione dei doni, si porta pane e mortadella (iperbole), sia pur come gesto simbolico di condivisione con i poveri. Questi sono gli eccessi che vanno combattuti. O anche certi canti, che in effetti non hanno nulla di liturgico. Ma non un canto dedicato a Maria, anche se magari originariamente, non era stato scritto per lei. Non conta l'inizio... conta la fine. Peraltro, per un canto mariano, alla vigilia dell'Assunzione l'elasticità deve essere ancora maggiore. Fermo restando il combattere gli eccessi. Ma gli eccessi... non ogni lieve deviazione. Vorrei ricordare a tutti, che certi riti liturgici, oggi prescritti dal Messale Romano, prima del Concilio, erano considerati eccessi da alcuni. Occorre prudenza e cautela, certo. E appunto buon senso.


Il Venerabile Beda

Immagine

Noi, siamo sfacciatamente di parte e ce ne vantiamo!

****

Immagine

Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

Cielo
Fan del Forum
Fan del Forum
Messaggi: 446
Iscritto: giovedì 25 marzo 2010, 19:30

Impedito il canto dell'Ave Maria ad Al Bano

Messaggio da Cielo » sabato 18 agosto 2012, 22:13

A volte i prelati sono "strani". Pensa che quando mi sono sposata il prete di una frazione aveva "discusso" con il prevosto del capoluogo perché uno voleva che mi sposassi nella chiesetta piccola (quella del prete della frazione) mentre l'altro voleva che mi sposassi nella chiesa grande perché diceva che era lì che avevo ricevuto tutti gli altri sacramenti... ma Dio è uno solo e conta di più.


“Non fate peccati, e state allegri”. San Filippo Neri

Bloccato
  • Argomenti correlati
    Risposte
    Visite
    Ultimo messaggio

Torna a “Archivio 2012”