Capolavori 2010

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Capolavori 2010

Messaggio da Venerabile Beda » giovedì 25 marzo 2010, 12:27

Uno dei più grandi capolavori musica sacra moderna del secolo scorso, scritto sul tema della Passione, è senza dubbio "E Lo credemmo abbandonato da Dio", del grande Sequeri. Di impostazione molto classicheggiante (basti pensare che l'incipit strumentale, per alcuni aspetti, ricorda incredibilmente Beethoven!!!), è al limite della musica sacra moderna, intersecandosi con la musica sacra classica, specie dopo il remake del 2003.
Con l'album "Bello è il Verbo" del 2003, Sequeri infatti, ha dato una decisa sterzata classicheggiante alla sua produzione. Su questo punto, si dovrebbe aprire un capitolo a parte...
Il canto in questione, probabilmente, è meno conosciuto dell'altro grande capolavoro di Sequeri: "Ecco l'uomo", ovvero, la "Cantata della Passione", ma di una bellezza musicale e testuale equipollente, e per alcuni aspetti, diversamente bella. Una musica calma, intensa, riflessiva... che però non annoia, anche grazie alla bellezza testuale che qui riportiamo. Dal testo si evince la tipica spiritualità di Sequeri, dove il tema della solitudine e del Cristo solo, è sempre il punto centrale. Basti pensare a "L'Ultima Cena" di Leonardo!!
Indicatissimo per la Domenica della Palme in Passione Domini, quale canto di comunione, o per la Liturgia della Croce del venerdì santo. Ancora, il testo afferma la verità in modo clamorosamente nuovo, e decisamente efficace, nel 2010. Del resto, è una Poesia! Sul piano testuale non c'è alcuna differenza tra l'edizione del 1980, e il remake del 2003. E nemmeno sul piano melodico. La differenza, si rileva solo rispetto agli arrangiamenti, realizzati con un'impostazione molto classicheggiante nel remake del 2003.



E Lo credemmo abbandonato da Dio (Sequeri)
Album: Come un desiderio, 1980
Remake pubblicato nell'album: "Bello è il Verbo", 2003


L’ultima sera trascorsa coi suoi,
prima di andare a morire per noi...
Egli giurò che neppure la morte,
ora ci avrebbe divisi da Lui.

Poi lo vedemmo in ginocchio tra noi,
che ci pregava di amare così:
con l’umiltà di chi vuole servire,
nella Memoria del gesto di Lui!


E noi a chiederci tristi perché,
ci ripeteva sereno che ormai,
Egli doveva lasciarsi tradire,
e poi andare a morire da solo!!


Ora Ti chiedo umilmente mio Dio,
di perdonare il mio cuore insicuro,
dammi la forza di accogliere ancora,
la Tua Parola il Tuo gesto d'amore.


[stacco musicale]

Dopo aver detto nell’ultimo addio,
di non avere paura per Lui,
fu trascinato davanti al giudizio,
fino alla morte, nel nome di Dio!

E Lo vedemmo, lontani da Lui,
dire per l’ultima volta “Mio Dio...”,
poi nel silenzio, ci siamo lasciati,
ed avevamo paura per noi.


E poi a chiederci tristi perché,
s’era lasciato morire così,
senza colpire la mano dell’uomo,
che aveva avuto paura di Dio!!??


Quando poi venne di nuovo tra noi,
in quel momento soltanto con Lui,
noi comprendemmo che Forza di Dio,
è solo quella che dona la vita!


Ora Ti chiedo umilmente mio Dio,
di perdonare il mio cuore insicuro,
dammi la forza di accogliere ancora,
la Tua Parola il Tuo gesto d'amore.



» E Lo credemmo abbandonato da Dio - Sequeri «


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Re: Capolavori 2010

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 11 aprile 2010, 20:29

Uno dei più dolci e grandi capolavori di musica sacra moderna e contemporanea...
Una musica dolcissima, tenerissima, maestosa senza fronzoli, che supporta un testo altrettanto dolce e stupendo...
Inutile soffermarsi sulla forza e sulla bellezza del testo: è il Vangelo!
Il messaggio è duplice: rivolto a tutti noi, quando rinneghiamo Cristo; ma è rivolto all'apostolo Pietro, e ai suoi successori.
Il pensiero non può non andare anche a Giovanni Paolo II il grande, (questo se non ricordo male, era il brano del Vangelo del suo funerale), e a Benedetto XVI, ingiustamente attaccato, solo perché sta facendo per bene il suo dovere.
Dopo "L'Ultima Cena", probabilmente, questo è il più grande capolavoro del RCCCGR.
Manca un altro aggettivo: commovente.
Ogni volta che si ascolta, scendono le lacrime... se si pensa anche alle vicende personali di Pietro... morto per scelta, crocifisso a testa in giù, perché non si riteneva degno di morire come il Maestro...
Secondo la tradizione, con due solchi sotto gli occhi...
Si dice infatti, che piangesse ogni notte, per aver rinnegato il Maestro, nonostante avesse avuto il Suo perdono.
Stupendo.



Pietro (RCCCGR) [Rinnovamento Carismatico Cattolico Comunità Gesù Risorto, Alfredo Ciccarelli]
Album: Siate santi perché Io Sono Santo, 1991


Pietro, guardami,
io, vado al Padre,
tu, rimani qui,
conferma, i tuoi fratelli!
Io te li affido,
abbi, cura di loro;
solo, io ti domando,
rispondimi, la verità:

Mi ami più di costoro,
mi ami più di te stesso?
Mi ami, più della vita?
Mi ami davvero?


Signore, ma non ricordi,
quando mi hai chiamato,
ero un pescatore,
ma venni dietro Te;
Ti riconobbi come il Cristo,
il Figlio del Dio vivo,
perché Tu mi domandi,
quello che già sai??

Mi ami più di costoro,
mi ami più di te stesso?
Mi ami, più della vita,
Mi ami davvero??


[Si alza di tono:]

Signore, ora comprendo
tutti i miei no...
ora io rivedo,
i miei rinnegamenti;
ma Tu dammi la forza,
per dirti di sì...
Vedo una croce,
ma non mi fa più paura!!

Ti amo, sì Ti amo,
Signore, io Ti amo!
Ti amo, sì Ti amo!
Signore, io Ti amo!



http:// Pietro - RCCCGR


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Re: Capolavori 2010

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 18 aprile 2010, 0:58

Inizialmente, dopo un primo ascolto superficiale, condizionato dal titolo, volevo inserirla in Capolavori paraliturgici...
Ma a furia di ascoltarla e riascoltarla, quella sede, appariva sempre più inappropriata...
In effetti basicamente, si tratta di un rap cristiano cattolico, di cui si hanno pregevoli esempi paraliturgici; ma questo è diverso, sia musicalmente, che testualmente. È molto soft, molto dolce, calmo, agevola notevolmente il trasporto verso Cristo, sia sul piano musicale che testuale, contribuendo alla contemplazione del mistero...
Geniale, come solo il grande Daniele Ricci (la cui evoluzione musicale, si delinea in modo sempre più incisivo)... sa essere; sembra sia finita l'epoca di alcuni "Santo" «rocchettari», di dubbia validità liturgica... (che personalmente mi sono sempre rifiutato di eseguire in liturgia, pur amando la vivacità... ma si capiva che erano ancora troppo "acerbi")...
Qui siamo su ben altri livelli... da Capolavoro unico...
Probabilmente, questo album, era passato un po' in sordina, perché nello stesso anno l'attenzione era stata rivolta alla sua eccezionale "Opera rock sacra"...
Ma a volte, le cose belle, sono meno pubblicizzate... Ci sono perle preziose "nascoste"....
Lo schema testuale, ritmicamente e metricamente, è da rap (lento)... ma riecheggia in estrema sintesi, la storia della Chiesa, dalle origini, (si noti l'analogia con la Preghiera Perfetta del Padre nostro), reminiscenze della Patristica, proseguendo con san Francesco... fino ai nostri giorni...
Contenuti antichi espressi in modo nuovo, con un metodo nuovo influenzato dall'antico.
In breve, un perfetto Capolavoro di musica sacra contemporanea.

L'esecuzione, non è facile. Ma nemmeno impossibile.
Magistrale, l'interpretazione dell'interprete e dei coristi. Ideale quale canto di comunione e di adorazione. Evidenti i richiami eucaristici. Adattissimo nel tempo di Pasqua, ma anche in altri tempi liturgici. Vero è che l'album in questione è natalizio, ma "Preghiera Rap", non ha alcun riferimento natalizio, né sul piano testuale, né sul piano musicale, prestandosi così benissimo sia al tempo Pasquale, che ad altri tempi liturgici...




La musica sacra contemporanea italiana, sembra che stia producendo brani di qualità musicale e testuale, sempre più pregevoli.
Non impossibili da eseguire per le assemblee... il che è una delle cose più importanti.




Preghiera Rap (Daniele Ricci)
Album: Il Dio della gioia, 2007



Finalmente io mi sono fermato,
e adesso il mondo l'ho dimenticato,
perché nel fondo del mio cuore
sei venuto Tu, e cosa posso nella vita
io volere di più Signore?!
Tu che, Tu che sei l'Infinito,
Tu l'Immensità; io non ho capito...
Ma quale amore? Ma che amore è il Tuo
che non conosce limiti, che Ti
fa fare infinitesimo come me...

Tu in me! Sarebbe meglio però dire che invece sono
io in Te! Ti adoro! Io Ti ringrazio, Ti chiedo perdono
chiedo tante grazie, perché venga il Regno Tuo!

Tu in me! Sarebbe meglio però dire che invece sono
io in Te! Ti adoro! Io Ti ringrazio, Ti chiedo perdono
chiedo tante grazie, perché venga il Regno Tuo!


Tu conosci la mia storia:
ciò di cui io mi vergogno,
di che ho bisogno,
lo sai meglio di me!
Ti prego aiutami,
restami nel cuore
tutto il giorno,
finché farò ritorno ancora...

E i fratelli... prego per i fratelli,
quelli che condividono con me il Tuo Divino Ideale,
che il male sai non ci faccia mai,
metterci l'uno contro l'altro senza più unità...

E il mondo questo immenso mondo
che non Ti conosce e che sta andando a fondo,
bè, dammi d'essere Te, d'essere le braccia Tue,
l'Amore vero che semina Te!

Tu in me! Sarebbe meglio però dire che invece sono
io in Te! Ti adoro! Io Ti ringrazio, Ti chiedo perdono
chiedo tante grazie, perché venga il Regno Tuo!

Tu in me! Sarebbe meglio però dire che invece sono
io in Te! Ti adoro! Io Ti ringrazio, Ti chiedo perdono
chiedo tante grazie, perché venga il Regno Tuo!


[Solo strumenti ritmici:]

Tu in me! Sarebbe meglio però dire che invece sono
io in Te! Ti adoro! Io Ti ringrazio, Ti chiedo perdono
chiedo tante grazie, perché venga il Regno Tuo!


[Chiusura con dolce e graduale ripresa degli strumenti armonici]


http:// Preghiera Rap - Daniele Ricci


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Re: Capolavori 2010

Messaggio da Venerabile Beda » domenica 9 maggio 2010, 18:29

Alle volte, è veramente difficile descrivere certi capolavori, specie in riferimento alla parte musicale... talvolta è impossibile...
Questo forse, è uno di quei casi...
Scritta in occasione del Giubileo del 2000, questa musica, entra nel cuore in modo molto particolare...
Non si tratta solo della musica in sé, ma del modo in cui questa musica è realizzata... realizzata, non solo arrangiata...
Una musica, sicuramente adeguata alla bellezza del testo...
Potremmo definirla... corale, nel senso più alto, completo e nobile del termine...
Questo capolavoro, testo e musica, per capirci, è come questa immagine:

» Immagine stupenda «

Il testo, è quello originale, tranne una frase...
"E si accende il Duemila", è stato sostituito con "E si accende il futuro", per rendere questa stupenda canzone, sempre attuale....



Jobel (Giosy Cento)
Album: Dio di frontiera, 1999


Soffia il Vento fratello,
ecco il nuovo millennio:
sussurrate nei cuori,
sento antiche parole...

Ma perché c'è la Terra?!
Ma perché siamo noi?!
Chi dà senso al cammino
dall'alba alla sera,
chissà verso dove e perché?!

Una notte, una donna,
un bambino che nasce,
un Dio che s'incarna e stupisce,
è un uomo fra noi.

Attraversa sentieri,
tocca l'uomo e gli parla,
e ciascuno Lo sente
Lo ascolta, Lo vive:
Vangelo Infinito di Dio!

Libereremo la felicità,
e costruiremo la Tua Civiltà!
Cristo risorto Stella!
Cristo risorto brilla!
E dona Pace, Amore e Verità.


È la Chiesa di sempre,
fa passare Parola,
nei villaggi si sente annunciare,
lo Jobel del Signore!

E si accende il futuro...
e si accende speranza...
e sogna insieme a noi
e nascerà la Nuova Storia...

Libereremo la felicità,
e costruiremo la Tua Civiltà!
Cristo risorto Stella!
Cristo risorto brilla!
E dona Pace, Amore e Verità.


La creazione oggi griderà,
un Alleluia di felicità...
È l'Alleluia a Cristo,
Sole di Vita vera:
Gloria a Lui sarà in te!

[Si alza di tono:]

Libereremo la felicità,
e costruiremo la Tua Civiltà...
Un coro di ragazzi...
un coro grande grande...
Gloria a Lui sarà in te,
gloria a Lui sarà in te!


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Re: Capolavori 2010

Messaggio da Venerabile Beda » giovedì 27 maggio 2010, 18:48

Adattissimo all'ormai prossima festa della Santissima Trinità....
La musica, è molto vivace, di impostazione molto contemporanea...
E anche il testo è tale....
Si rimane di stucco, nel vedere in questo testo, sintetizzato in modo così efficace il Mistero della Santissima Trinità...
Specie partendo da Adamo...
E sebbene sembra che Adamo "non c'entri nulla" con la Trinità, in quanto gli esegeti più tradizionalisti, tendevano ad escludere il concetto di Trinità dall'Antico Testamento, gli orientamenti esegetici più recenti, nel processo creativo, tendono a escludere sia il concetto di Corte Celeste, che il concetto di plurale maiestatis...
"Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza", pare si debba intendere, più probabilmente, come la Trinità che si consulta con se stessa... ovvero con il Padre Creatore, che si consulta con il Figlio e con lo Spirito Santo...
Stupendo... Grandioso Daniele Ricci, che ha espresso un testo così efficace... con questa vivace musicalità...
La vivacità e il tema, lo rendono un ottimo possibile canto d'ingresso... per la solennità della Santissima Trinità...
Rimane la sua primordiale natura di canto meditativo...
È evidente, che si tratta di un dialogo probabilmente mai avvenuto... (al di là del modo in cui effettivamente è stato creato l'uomo... certamente da Dio, attraverso il Verbo Cristo Signore, ma non sappiamo con quali modalità)...
Ma anche se questo dialogo, non è mai avvenuto, esprime l'intuizione della Verità di Dio, e il dialogo che Dio avrebbe voluto fare con l'uomo, se l'uomo sin dall'inzio, avesse scelto Dio senza riserve, eccezioni e compromessi... (e soprattutto senza avere la presunzione di pensare di poter decidere senza Dio... Dio sa meglio dell'uomo, cosa è meglio per l'uomo: molto di più, in quantità e in qualità. Anzi, non è che Dio sa meglio dell'uomo... Dio sa, l'uomo non sa proprio nulla... quando l'uomo sceglie senza Dio, sbaglia... sempre... o nell'immediato o alla lunga... basta guardare la Storia per verificarlo...).
Dialogo ipotetico, ma che un giorno, per alcuni, o per molti (per alcuni, in base al Vangelo: dalla porta stretta pare ci passi la minoranza)... diventerà reale...
Ma dal punto di vista artistico, liturgico e teologico, l'ipoteticità, non inficia né la bellezza, né la Verità del messaggio stesso: al contrario, la evidenzia e la mette in rilievo...




Adamo non sai (Daniele Ricci)
Album: La grande Storia, 1990


Il Signore Dio che passeggia nell’Eden,
al Suo fianco Adamo Lo ascolta e Lo segue;
il Signore narra del cielo stellato,
della vastità del creato...

A un certo punto Adamo gli chiede:
"Signore, scusami ma io vorrei tanto sapere:
prima del creato Tu che cosa facevi?
T’annoiavi o come vivevi??"

«Adamo non sai, che Io Sono l’Amore,
e come può l’Amore non avere chi amare, dimmi un po'????
Tu, tu... tu non lo sai, cos’è la Trinità...
L’Amore c’era prima del mondo e dopo resterà!
Tu, tu... tu non lo sai, che Io Sono l’Amore????
E come può l’Amore non avere chi amare, dimmi un po'????
Tu, tu... tu non lo sai, cos’è la Trinità...
l’Amore c’era prima del mondo e dopo resterà».


Il Signore Dio che passeggia nell’Eden,
al suo fianco Adamo Lo ascolta e Lo segue;
il Signore narra del cielo stellato,
della vastità del creato...

A un certo punto Adamo gli chiede:
"Signore, scusami ma io vorrei tanto capire:
se siete in tre vuol dire che Tu non sei solo:
ci sono altre persone con Te?????"

«Adamo non sai, cosa vuol dire Amore...
vuol dire: fare di tutti Una cosa sola, questo è!
Tu, tu... tu non lo sai, cos’è la Trinità...
Noi siamo tre ma siamo Una cosa sola, questo è...
Tu, tu... tu non lo sai, cosa vuol dire Amore...
vuol dire: fare di tutti Una cosa sola, questo è...
Tu, tu... tu non lo sai, cos’è la Trinità...
Noi siamo tre ma siamo Una cosa sola, questo è...»


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