Liturgismo e Liturgia - Forma e Sostanza
Inviato: giovedì 20 maggio 2010, 13:33
La Liturgia, è l'insieme delle azioni, dei gesti, dei sentimenti, dei simboli, con cui il credente cristiano-cattolico, nella forma e nella sostanza, rende pubblicamente e comunitariamente culto a Dio. Protagonista dell'azione liturgica è Cristo stesso, nella persona del celebrante.
Da ciò si deduce, l'importanza della Liturgia, nella vita della Chiesa...
La Liturgia, è cosa buona e giusta. Ma esistono 2 eccessi relativi alla Liturgia, che rischiano di allontanare le persone dalla fede...
1 - La non osservanza della Liturgia, considerandola come una cosa relativa. Il non rispetto della Liturgia.
2 - L'eccessiva e maniacale osservanza delle norme liturgiche, definita sinteticamente liturgismo.
In riferimento al primo punto, purtroppo accade, che molte persone, liturgisti di fatto, o proprio parroci, si prendano delle deroghe, delle libertà che sono profondamente ingiuste, che ledono la natura della Liturgia stessa, snaturando la celebrazione del Mistero. OK ai segni; e la stessa Liturgia, consente un certo margine...
Ma quando alla presentazione dei doni, si iniziano a portare palloncini a forma di cuore, o lanciare palloncini in chiesa... forse si sta superando il limite... anche se si tratta di una "Messa di bambini".
Non dobbiamo, in Liturgia, stupire "con effetti speciali e colori ultravivaci", ma indirizzare alla preghiera silenziosa e alla preghiera gioiosa, comunitaria, della Chiesa.
Stesso vale per i canti. E lo afferma un patito di musica sacra moderna e contemporanea (di matrice moderna). Bisogna evitare certi ritmi e certe scansioni di dubbia validità liturgica, e certi testi, che non richiamano né la Scrittura, né la Patristica, o la Tradizione Cattolica. Senza essere troppo fiscali, non si deve perdere il senso del decoro, che spesso viene perso, dove impera il lassismo.
Il non rispetto dell'azione liturgica si ha anche quando i canti, magari con fatica preparati da un coro, non si completano! Basta il buon senso per capire che i canti devono essere fatti interamente.
Avete mai sentito un cantante, ordinariamente troncare una canzone??? Allora perché si dovrebbero troncare i canti della Messa? Canti finali inclusi!!! A maggior ragione i canti non devono essere troncati in Liturgia, proprio perché non è spettacolo (se non lo si fa nella cosa meno importante, lo si può fare in quella più importante?????).
L'altro eccesso... il liturgismo, ovvero l'eccessiva e letterale osservanza delle norme, senza usare il buon senso, e senza guardare al caso concreto.
OK. L'Annuncio Pasquale lo deve fare il diacono. Ma se il diacono non sa cantare, perché davvero non sa cantare, e solo con un miracolo può imparare a farlo, è meglio che canti un laico (o una laica).
Sì OK, il ministro al lettorato. O l'accolito istituito. Ma se per servire Dio, tutto deve essere istituzionalizzato, addio! Il ministro al lettorato, sarà bene che legga una lettura, non tutte.
E se qualche volta non legge, per dare spazio alla comunità, non muore nessuno. Ovviamente, i lettori di fatto, devono saper leggere bene!!!! Stesso discorso per gli accoliti.
Sì, giusto... vietata la musica registrata... Ma se in una comunità nessuno suona, che si fa????
Niente più musica??? Con i midi a disposizione???? (che essendo eseguiti in tempo reale, consentono di modificare sia la tonalità che il tempo...)??
La forma è importante, anzi, è fondamentale; ma la sostanza, è sempre più importante della forma. Quando l'importanza della forma, supera quella della sostanza, si scade nel liturgismo...
Forma e sostanza, devono essere ben equilibrate... o al massimo, deve prevalere leggermente la sostanza...
Ovviamente, se la sostanza è eccessivamente importante rispetto alla forma... si scade nell'eccesso prima descritto, e non si ha più Liturgia... perché la Liturgia, richiede sia la forma, che la sostanza.
Sì, la solennità...
Specie appunto nelle grandi solennità...
Ma la ieraticità di alcuni sacerdoti (e di alcuni vescovi), ha ben poco a che fare con la tradizione apostolica...
Non risulta dagli Atti, che gli apostoli assumessero atteggiamenti ieratici... al contrario, essendo basicamente pescatori, erano piuttosto alla mano... come oggi tanti vescovi, che accompagnano i loro giovani alle GMG, con gli zainetti sulle spalle...
Ma la ieraticità, ha poco a che fare col Cristianesimo-Cattolico...
Da ciò si deduce, l'importanza della Liturgia, nella vita della Chiesa...
La Liturgia, è cosa buona e giusta. Ma esistono 2 eccessi relativi alla Liturgia, che rischiano di allontanare le persone dalla fede...
1 - La non osservanza della Liturgia, considerandola come una cosa relativa. Il non rispetto della Liturgia.
2 - L'eccessiva e maniacale osservanza delle norme liturgiche, definita sinteticamente liturgismo.
In riferimento al primo punto, purtroppo accade, che molte persone, liturgisti di fatto, o proprio parroci, si prendano delle deroghe, delle libertà che sono profondamente ingiuste, che ledono la natura della Liturgia stessa, snaturando la celebrazione del Mistero. OK ai segni; e la stessa Liturgia, consente un certo margine...
Ma quando alla presentazione dei doni, si iniziano a portare palloncini a forma di cuore, o lanciare palloncini in chiesa... forse si sta superando il limite... anche se si tratta di una "Messa di bambini".
Non dobbiamo, in Liturgia, stupire "con effetti speciali e colori ultravivaci", ma indirizzare alla preghiera silenziosa e alla preghiera gioiosa, comunitaria, della Chiesa.
Stesso vale per i canti. E lo afferma un patito di musica sacra moderna e contemporanea (di matrice moderna). Bisogna evitare certi ritmi e certe scansioni di dubbia validità liturgica, e certi testi, che non richiamano né la Scrittura, né la Patristica, o la Tradizione Cattolica. Senza essere troppo fiscali, non si deve perdere il senso del decoro, che spesso viene perso, dove impera il lassismo.
Il non rispetto dell'azione liturgica si ha anche quando i canti, magari con fatica preparati da un coro, non si completano! Basta il buon senso per capire che i canti devono essere fatti interamente.
Avete mai sentito un cantante, ordinariamente troncare una canzone??? Allora perché si dovrebbero troncare i canti della Messa? Canti finali inclusi!!! A maggior ragione i canti non devono essere troncati in Liturgia, proprio perché non è spettacolo (se non lo si fa nella cosa meno importante, lo si può fare in quella più importante?????).
L'altro eccesso... il liturgismo, ovvero l'eccessiva e letterale osservanza delle norme, senza usare il buon senso, e senza guardare al caso concreto.
OK. L'Annuncio Pasquale lo deve fare il diacono. Ma se il diacono non sa cantare, perché davvero non sa cantare, e solo con un miracolo può imparare a farlo, è meglio che canti un laico (o una laica).
Sì OK, il ministro al lettorato. O l'accolito istituito. Ma se per servire Dio, tutto deve essere istituzionalizzato, addio! Il ministro al lettorato, sarà bene che legga una lettura, non tutte.
E se qualche volta non legge, per dare spazio alla comunità, non muore nessuno. Ovviamente, i lettori di fatto, devono saper leggere bene!!!! Stesso discorso per gli accoliti.
Sì, giusto... vietata la musica registrata... Ma se in una comunità nessuno suona, che si fa????
Niente più musica??? Con i midi a disposizione???? (che essendo eseguiti in tempo reale, consentono di modificare sia la tonalità che il tempo...)??
La forma è importante, anzi, è fondamentale; ma la sostanza, è sempre più importante della forma. Quando l'importanza della forma, supera quella della sostanza, si scade nel liturgismo...
Forma e sostanza, devono essere ben equilibrate... o al massimo, deve prevalere leggermente la sostanza...
Ovviamente, se la sostanza è eccessivamente importante rispetto alla forma... si scade nell'eccesso prima descritto, e non si ha più Liturgia... perché la Liturgia, richiede sia la forma, che la sostanza.
Sì, la solennità...
Specie appunto nelle grandi solennità...
Ma la ieraticità di alcuni sacerdoti (e di alcuni vescovi), ha ben poco a che fare con la tradizione apostolica...
Non risulta dagli Atti, che gli apostoli assumessero atteggiamenti ieratici... al contrario, essendo basicamente pescatori, erano piuttosto alla mano... come oggi tanti vescovi, che accompagnano i loro giovani alle GMG, con gli zainetti sulle spalle...
Ma la ieraticità, ha poco a che fare col Cristianesimo-Cattolico...