Pagina 1 di 1

Il vestito rosa

Inviato: sabato 10 gennaio 2009, 20:27
da Miriam
Vidi una ragazzina seduta tutta sola nel parco. Tutti le passavano vicino e non si fermavano per scoprire perché sembrasse così triste. Indossava un vestito rosa logoro, scalza e sporca, sedeva e guardava la gente passare.
Non provava mai a parlare. Non diceva una parola. Molti le passavano vicino,ma nessuno si fermava. Il giorno dopo decisi di tornare al parco per curiosità, per vedere se la ragazzina stava ancora lì. Sì, era lì, proprio nello stesso posto dov'era il giorno prima, e ancora con lo stesso sguardo triste negli occhi.
Quel giorno ero decisa a fare qualcosa ed avvicinarmi alla ragazzina. Che, come tutti sappiamo, un parco pieno di gente strana non è il posto giusto dove dei bambini possano giocare soli. Nell'avvicinarmi notai la parte posteriore del vestito della ragazzina. Aveva una forma grottesca. M'immaginai che fosse quella la ragione per cui la gente passava e non faceva lo sforzo di parlare con lei.
Le deformità sono un colpo basso nella nostra società, e il cielo vieta di fare un passo verso di esse e assistere qualcuno che è diverso.
Avvicinandomi ancora, la ragazza abbassò appena gli occhi per evitare il mio sguardo.
Da vicino potei vedere più chiaramente la forma della sua schiena. Aveva la forma orribile di una gobba esagerata.
Sorrisi per farle capire che era tutto ok; ero lì per aiutarla, per parlare.
Mi sedetti accanto a lei e esordii con un semplice "ciao".
La ragazzina sembrò colpita, e balbettò un "salve" dopo avermi a lungo fissato negli occhi. Sorrisi e anche lei sorrise timidamente. Parlammo finché venne sera, e il parco fu completamente vuoto. Chiesi alla ragazza perché fosse così triste.
Lei mi guardò e con tristezza disse "perché sono diversa".
Immediatamente risposi "lo sei!"; e sorrisi.
La ragazzina sembrò ancora più triste e disse "lo so".
"cara," dissi, "mi sembri un angelo, dolce ed innocente".
Mi guardò e sorrise, poi si alzò in piedi lentamente e disse "davvero?"
"si, sei come un piccolo angelo custode mandato a prenderti cura della gente che passa".
Annuì con la testa, e sorrise.
Così facendo aprì la parte posteriore del suo vestito rosa e lasciò uscire le sue ali.
Poi disse "lo sono". "sono il tuo angelo custode" con un luccichio negli occhi.
Rimasi senza parole - di certo stavo avendo un'allucinazione.
Disse "per una volta hai pensato a qualcuno oltre a te stessa. Il mio lavoro qui è finito."
Mi alzai in piedi e dissi "aspetta, perché nessuno si è fermato per aiutare un angelo?"
Mi guardò, sorrise, e disse "sei l'unica che possa vedermi" e poi se ne andò.

Il viaggio continua...

Dedicato a tutti gli amici affinché facciano attenzione ai loro angeli che li stanno aspettando ... in fondo anche per noi il viaggio continua e chi lo sa che un domani non tocchi a noi...

Re: Il vestito rosa

Inviato: domenica 11 gennaio 2009, 10:41
da Mard62
Che dire dopo questo racconto...che tante volte dovremmo andare oltre le apparenze, oltre ciò che è esteriore ed arrivare fino in fondo per cogliere il meglio. Grazie Miriam.

Re: Il vestito rosa

Inviato: domenica 11 gennaio 2009, 12:06
da Nemamiah76
grazie Miriam, avevo letto questo racconto anni fa sul web; non lo ricordavo ...
Mard62 ha ragione: bisogna andare al di là delle apparenze, ma molto spesso ci fermiamo all'apparenza... è un nostro difetto, e sarebbe bello riuscire a cambiare il nostro modo di vedere... ad andare più a fondo...

Re: Il vestito rosa

Inviato: domenica 11 gennaio 2009, 13:40
da Miriam
Raghi quando l'ho letto davvero mi ha fatto pensare ai tanti angeli che ho incontrato e non riconosciuto e mi ha portato a pensare di aprire il cuore affinché possa cambiare la vita di qualcuno di loro.