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Osservazione dei pianeti

Inviato: lunedì 3 maggio 2010, 17:20
da Concy72
I pianeti possono essere gli oggetti più interessanti da osservare con un piccolo telescopio; ma possono anche rivelarsi i più deludenti. L'entusiasmo è naturale: osserviamo altri mondi, luoghi di cui abbiamo sentito parlare. Perché allora la possibile delusione? Il fatto è che, avendo visto le immagini inviateci dalle sonde Viking, Voyager e Galileo, già ci immaginiamo come li vedremo. Invece, stranamente, il telescopio ci mostra solo una macchiolina di luce che non rassomiglia affatto a quanto ci aspettavamo. La prima cosa da sapere per non restare delusi è che i pianeti sono luminosi ma piccoli. Perciò, se si sa dove cercarli, è molto facile trovarli; ma sono piuttosto insignificanti quando si osservano per la prima volta. Poiché sono piccoli, è necessario ingrandirli; e poiché sono luminosi, è possibile osservarli col massimo ingrandimento che può dare il telescopio, compatibilmente con le condizioni del cielo.

Dove cercare i pianeti? I pianeti ruotano intorno al Sole in orbite ben definite e quasi complanari (fa eccezione l'orbita di Plutone, pianeta del resto troppo piccolo per essere osservato con un piccolo telescopio). Ne segue che il Sole, la Luna e i pianeti, visti dalla Terra, percorrono in cielo traiettorie molto vicine, coincidenti approssimativamente con la traiettoria apparente del Sole, detta eclittica. Nel giro di un anno il Sole percorre l'intera eclittica, contenuta nello Zodiaco: la fascia delle 12 costellazioni ben note, attraverso le quali passano anche la Luna e i pianeti, ciascuno con velocità differente. Tutti sappiamo che il Sole d'estate passa alto nel cielo, mentre d'inverno descrive sopra l'orizzonte un arco più basso e più breve. Ora, va tenuto presente che il cielo che si vede di giorno in estate è quello che vediamo di notte in inverno, e viceversa (durante un'eclisse totale di Sole estiva si possono vedere le stelle di Orione e di altre costellazioni invernali!). Ne segue che la Luna e i pianeti, nelle notti estive, descrivono archi bassi sull'orizzonte, proprio come fa il Sole d'inverno, mentre d'inverno descrivono archi alti e lunghi, seguendo il percorso che fa il Sole d'estate.