Alla ricerca di Venere


Feed - Guardando il cielo Guardando il cielo
Rispondi
Avatar utente
Concy72
Fan del Forum
Fan del Forum
Messaggi: 374
Iscritto: domenica 5 luglio 2009, 1:55

Alla ricerca di Venere

Messaggio da Concy72 » giovedì 6 maggio 2010, 23:22

Venere è il pianeta più luminoso. A seconda della sua posizione sull'orbita, la sua magnitudine (o grandezza, indica la luminosità relativa di una stella. Una stella di prima magnitudine è circa 2,5 volte più luminosa di una stella di seconda magnitudine, la quale, a sua volta, è 2,5 volte più luminosa di una di terza magnitudine, e così via... ) varia da -3 a -4,4. È una sorgente di luce abbagliante, di colore giallo, e, quando è alto, è il punto più brillante del cielo. L'orbita di Venere è interna a quella della Terra, sicché il pianeta si trova in cielo sempre dalla parte del Sole, vicino all'orizzonte occidentale. In generale, però, lo si può osservare facilmente solo dopo più di due ore dal tramonto.

Col telescopio si scopre che Venere presenta le "fasi" come la Luna. Ecco come esse si succedono mentre il pianeta ruota intorno al Sole. Da quando il pianeta comincia ad essere visibile di sera, ogni notte, lo si vede allontanarsi, a poco a poco, sempre più dal Sole, restare quindi sempre più a lungo nel cielo e diventare ogni sera un poco più luminoso. Visto al telescopio in questo periodo appare come un dischetto luminoso le cui dimensioni vanno continuamente crescendo mentre la forma tende a diventare oblunga. Praticamente Venere prende tutte le forme simili a quelle della Luna che, a partire dal plenilunio, passando per la Luna gobba, l'ultimo quarto, ecc., termina nella falce sottile che precede il novilunio. Ma, come abbiamo accennato, Venere, mentre passa per le sue fasi, aumenta notevolmente in grandezza apparente: così, nella fase di "mezza Venere" , il pianeta raggiunge la massima distanza apparente dal Sole, detta anche "massima elongazione". Da questa fase il pianeta continua a crescere in luminosità, ma comincia a riavvicinarsi sempre più al Sole e quindi alla zona del tramonto. Un mese dopo la fase di "mezza Venere", il pianeta raggiunge la luminosità massima, corrispondente alla magnitudine -4,4, pari a 15 volte la luminosità di Sirio che è la stella più brillante. Continuando nella sua orbita, dopo due mesi dalla "mezza Venere", il pianeta si trasforma in una falce di luce brillante, sempre più ampia e sottile. Nella posizione di massima sottigliezza esso raggiunge la minima distanza dalla Terra e il diametro apparente della falce può superare il minuto d'arco.

Ciò che subito colpisce è, naturalmente, l'aspetto a forma di falce che, osservabile con i più piccoli telescopi e perfino con i binocoli, aggiunge nuova bellezza e interesse a questo pianeta già così attraente per il suo splendore. Inoltre, benché sul disco del pianeta non si noti alcun particolare, ci sono tuttavia due cose che vale la pena osservare. La prima è che quando la falce si avvicina alla massima sottigliezza, le sue estremità, dette cuspidi, talvolta appaiono estendersi intorno al pianeta un po' oltre il limite della "mezza Venere". Si tratta di un effetto dovuto alla densa atmosfera del pianeta che, per rifrazione, incurva i raggi del Sole intorno al suo disco oscuro. Ugualmente, specie in fase crescente, si osserva che filtri colorati applicati al telescopio fanno variare lo spessore della falce. Mentre un filtro blu la assottiglia, un filtro rosso la fa apparire più spessa, al punto di anticipare di una settimana l'aspetto della "mezza Venere". Anche questo effetto, noto come effetto Schroter, dal nome di colui che lo scoprì nel 1792, è dovuto ai fenomeni di rifrazione, diffusione e assorbimento della luce solare nell'atmosfera densa del pianeta. Ne risulta che la componente rossa, penetrando più di quella blu nella zona oscura del pianeta, ci mostra una falce più spessa di quanto ci si aspetterebbe in base alla posizione del pianeta nell'orbita. Per ragioni simili il Sole è rosso al tramonto, salvo che la riduzione della componente blu sulla Terra è dovuta al fenomeno della diffusione, mentre su Venere è dovuta all'assorbimento da parte di particolari componenti presenti nella sua atmosfera. Gli effetti appena descritti sono poco percettibili e non è facile osservarli con un piccolo telescopio. Ma, anche se appartengono al tipo di osservazioni di cui soprattutto gli astrofili esperti tengono nota con molta cura, possono tuttavia essere interessanti anche per un osservatore occasionale.

Il primo astronomo ad osservare il pianeta Venere con un telescopio fu l’italiano Galileo Galilei (1564-1642). Proprio grazie alle osservazioni di questo pianeta si convinse della correttezza del modello copernicano dell’universo: il Sole è posizionato al centro del Sistema Solare e i pianeti (tra cui la Terra) ruotano attorno ad esso.
Allegati
Venere.jpg
Venere.jpg (30.17 KiB) Visto 1244 volte



Venusia
Fan del Forum
Fan del Forum
Messaggi: 382
Iscritto: venerdì 5 marzo 2010, 0:01

Re: Alla ricerca di Venere

Messaggio da Venusia » giovedì 6 maggio 2010, 23:29

Complimenti Concy!!!!!


Venusia

Avatar utente
Concy72
Fan del Forum
Fan del Forum
Messaggi: 374
Iscritto: domenica 5 luglio 2009, 1:55

Re: Alla ricerca di Venere

Messaggio da Concy72 » giovedì 6 maggio 2010, 23:42

Grazie Venusia... [k-occhioni]
Un abbraccio [k-bacio]



Rispondi

Torna a “Guardando il cielo”