Figli vittime e figli carnefici
Inviato: giovedì 10 febbraio 2011, 17:40
Figli vittime e figli carnefici
Non voglio tanto parlare della cronaca, che peraltro tutti conoscono. Ma è innegabile un'aura malvagia che invade una parte del mondo. Se un gruppo di ragazzini, invece di organizzarsi per fare qualche ora di gruppo di studio, oppure qualche ora di volontariato per assistere gli anziani, oppure una semplice partita di calcio, si organizza, per stuprare una ragazza più piccola, c'è più di "qualcosa di sbagliato". Certo, non tutti i ragazzini di oggi, fanno queste cose. È la minoranza; forse la minoranza esigua. Ma una minoranza, gradualmente, sempre meno esigua... Certamente positivo l'intervento dei passanti, che sono intervenuti. Ma questo, non basta... Il problema, è che non sono casi tanto isolati. In questo stesso mese, altri fatti gravi sono avvenuti, come il caso della quattordicenne violentata, da “2 amici di Facebook”. Non che prima dell'era Facebook, queste cose non esistessero, ma adesso, si deve aggiungere questo mezzo (o altro analogo), come potenziale pericolo. E non è il problema del vegliare sui figli vittime; vegliate quanto volete: prima o poi, voi non ci sarete, cari genitori, nel bene e nel male. Il problema, è l'educare i figli carnefici. Quello è il vero problema. Sin dalla primissima infanzia. Oserei dire, sin dal concepimento. Educare... imporre, costringere, a comportarsi non come vogliono, ma come devono. Vogliano o non vogliano, che siano d'accordo o meno. Anche se ci si deve fare odiare, nel fare questo. Ma i genitori non educano più. E c’è ancora qualche furbone che dice che “il salutare sganascione è una fesseria”. Sappiate, sappiatelo bene: se i vostri figli sono persone per bene, e non gliele avete date per bene, è solo fortuna!! Perché il metodo, “Solo sì”, è fallimentare ordinariamente; sia pure con tutte le eccezioni.
Per non parlare dei genitori che non conosco veramente i loro figli. Anche questi ragazzi vengono da famiglie “per bene”. Non fraintendiamo non è un’istigazione alla violenza, in sé negativa. Ma la severità ci vuole. Le regole, ci vogliono, e si devono rispettare, piacciano o meno. E se non si rispettano, si deve essere puniti. Severamente. Credete davvero che questi ragazzi rispettassero le regole? Dubito. Fortemente. Perché chi da pedone, rispetta il semaforo rosso, difficilmente va a violare regole più importanti. “Chi è fedele nel poco, è fedele nel molto, e chi non è fedele nel poco, non è fedele nel molto”. Poi certo, c’è in più la questione sessuale, che è particolare. Gli stupri sono in aumento. Alcuni dicono (mi perdonino i lettori e gli utenti, ma detto diversamente, non rende), che “le donne, la danno solo ai ricchi; e gli altri, non avendola, se la prendono”. C’è un fondo di verità in questo. Ma un fondo di verità, non è sinonimo di verità intera o maggioritaria, né è tanto meno motivo per giustificare la violenza. Né sono vere le facili semplificazioni. Se si ammettesse quella tesi, specularmente, si dovrebbe dire che tutti gli uomini sono stupratori. Così non è. Ma il problema qui è a monte. La tesi enunciata, discutibile in sé, potrebbe avere valenza, per ben altra fascia di età. Qui, lo stupratore più grande, non ha nemmeno diciassette anni. Per cui, almeno rispetto a questo, quella tesi già discutibile, decade. Il problema è che non si educa: al rispetto, al senso degli altri. E qui la cosa non è più circoscritta alla sfera sessuale. Oggi lo stupro, domani il barbone bruciato mentre dorme, dopodomani il disabile picchiato, il giorno successivo, il bullismo, con il pestaggio di un debole. Non è fantasia… è cronaca… sono fatti avvenuti!! Allora lo stupro è “solo” (lo dico con rispetto per le donne), il fatto occasionale condannabile. Ma la causa, è il non rispetto dell’altro, il credere di dover avere un predominio sugli altri, a qualsiasi livello. Oggi sul sesso, domani su altro. Come è potuto accadere tutto questo?? Già detto… non si educa più. Ma non basta. Alcuni, stanno cercando di mettere da parte un Grande, il cui nome è Gesù Cristo. Stanno cercando di mettere da parte, Lui, e i Suoi insegnamenti (giusti, veri, buoni, corretti, positivi, costruttivi… sono tali oggettivamente, che si sia credenti o meno). I risultati sono cronaca. I genitori dei figli carnefici, sono genitori carnefici, colpevoli di non aver detto no, di non aver imposto, anche con la forza se necessario, il rispetto per gli altri. Non è così? A voi la vostra. E che nessuno dica: “Ragazzate!”. Chi vuole dire questo, lo dica alla ragazzina violentata, che ha trovato l’ammirevole forza di denunciare.
Non voglio tanto parlare della cronaca, che peraltro tutti conoscono. Ma è innegabile un'aura malvagia che invade una parte del mondo. Se un gruppo di ragazzini, invece di organizzarsi per fare qualche ora di gruppo di studio, oppure qualche ora di volontariato per assistere gli anziani, oppure una semplice partita di calcio, si organizza, per stuprare una ragazza più piccola, c'è più di "qualcosa di sbagliato". Certo, non tutti i ragazzini di oggi, fanno queste cose. È la minoranza; forse la minoranza esigua. Ma una minoranza, gradualmente, sempre meno esigua... Certamente positivo l'intervento dei passanti, che sono intervenuti. Ma questo, non basta... Il problema, è che non sono casi tanto isolati. In questo stesso mese, altri fatti gravi sono avvenuti, come il caso della quattordicenne violentata, da “2 amici di Facebook”. Non che prima dell'era Facebook, queste cose non esistessero, ma adesso, si deve aggiungere questo mezzo (o altro analogo), come potenziale pericolo. E non è il problema del vegliare sui figli vittime; vegliate quanto volete: prima o poi, voi non ci sarete, cari genitori, nel bene e nel male. Il problema, è l'educare i figli carnefici. Quello è il vero problema. Sin dalla primissima infanzia. Oserei dire, sin dal concepimento. Educare... imporre, costringere, a comportarsi non come vogliono, ma come devono. Vogliano o non vogliano, che siano d'accordo o meno. Anche se ci si deve fare odiare, nel fare questo. Ma i genitori non educano più. E c’è ancora qualche furbone che dice che “il salutare sganascione è una fesseria”. Sappiate, sappiatelo bene: se i vostri figli sono persone per bene, e non gliele avete date per bene, è solo fortuna!! Perché il metodo, “Solo sì”, è fallimentare ordinariamente; sia pure con tutte le eccezioni.
Per non parlare dei genitori che non conosco veramente i loro figli. Anche questi ragazzi vengono da famiglie “per bene”. Non fraintendiamo non è un’istigazione alla violenza, in sé negativa. Ma la severità ci vuole. Le regole, ci vogliono, e si devono rispettare, piacciano o meno. E se non si rispettano, si deve essere puniti. Severamente. Credete davvero che questi ragazzi rispettassero le regole? Dubito. Fortemente. Perché chi da pedone, rispetta il semaforo rosso, difficilmente va a violare regole più importanti. “Chi è fedele nel poco, è fedele nel molto, e chi non è fedele nel poco, non è fedele nel molto”. Poi certo, c’è in più la questione sessuale, che è particolare. Gli stupri sono in aumento. Alcuni dicono (mi perdonino i lettori e gli utenti, ma detto diversamente, non rende), che “le donne, la danno solo ai ricchi; e gli altri, non avendola, se la prendono”. C’è un fondo di verità in questo. Ma un fondo di verità, non è sinonimo di verità intera o maggioritaria, né è tanto meno motivo per giustificare la violenza. Né sono vere le facili semplificazioni. Se si ammettesse quella tesi, specularmente, si dovrebbe dire che tutti gli uomini sono stupratori. Così non è. Ma il problema qui è a monte. La tesi enunciata, discutibile in sé, potrebbe avere valenza, per ben altra fascia di età. Qui, lo stupratore più grande, non ha nemmeno diciassette anni. Per cui, almeno rispetto a questo, quella tesi già discutibile, decade. Il problema è che non si educa: al rispetto, al senso degli altri. E qui la cosa non è più circoscritta alla sfera sessuale. Oggi lo stupro, domani il barbone bruciato mentre dorme, dopodomani il disabile picchiato, il giorno successivo, il bullismo, con il pestaggio di un debole. Non è fantasia… è cronaca… sono fatti avvenuti!! Allora lo stupro è “solo” (lo dico con rispetto per le donne), il fatto occasionale condannabile. Ma la causa, è il non rispetto dell’altro, il credere di dover avere un predominio sugli altri, a qualsiasi livello. Oggi sul sesso, domani su altro. Come è potuto accadere tutto questo?? Già detto… non si educa più. Ma non basta. Alcuni, stanno cercando di mettere da parte un Grande, il cui nome è Gesù Cristo. Stanno cercando di mettere da parte, Lui, e i Suoi insegnamenti (giusti, veri, buoni, corretti, positivi, costruttivi… sono tali oggettivamente, che si sia credenti o meno). I risultati sono cronaca. I genitori dei figli carnefici, sono genitori carnefici, colpevoli di non aver detto no, di non aver imposto, anche con la forza se necessario, il rispetto per gli altri. Non è così? A voi la vostra. E che nessuno dica: “Ragazzate!”. Chi vuole dire questo, lo dica alla ragazzina violentata, che ha trovato l’ammirevole forza di denunciare.