Figli vittime e figli carnefici

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Re: Figli vittime e figli carnefici

Messaggio da CercodiTe » giovedì 10 febbraio 2011, 19:40

È molto forte quello che dici Beda. Però è sostanzialmente vero.



CercodiTe
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Re: Figli vittime e figli carnefici

Messaggio da CercodiTe » venerdì 11 febbraio 2011, 18:17

Penso sia attinente al tema... le gemelline sono state uccise, lo ha dichiarato il padre per iscritto, ma non ha detto dove sono i corpi. Anche qui, un caso di figli vittime... e si parla di "disturbo mentale"... Ma anche qui, è corretto parlare di "disturbo mentale", o è la solita scusa, che ci creiamo noi?



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Re: Figli vittime e figli carnefici

Messaggio da Venerabile Beda » venerdì 11 febbraio 2011, 18:59

Secondo me è la solita scusa. La questione a mio avviso è: una coppia stava insieme con dei figli; lei decide di chiudere; lui non accetta, ma ovviamente è costretto ad accettare; lui dunque non può avere la vita che voleva. Si farà quello che vuole lei: il divorzio. Lui allora "dice": Ok, non si potrà fare come voglio io, ma non si farà nemmeno come vuoi tu. Uccide le figlie, e non dice dove sono, per farla vivere nell'incertezza del dubbio, e nella certezza che non si farà come vuole lei. Questo a mio avviso è il succo.

Se la società non prende contromisure in questo senso, le cose potranno solo peggiorare. Le contromisure, non sono: "Cerchiamo di far accettare le separazioni agli uomini". Perché questo, a mio avviso "difficilmente" potrà avvenire.

L'unica soluzione a mio avviso, è limitare fortemente il divorzio, a casi limite... pochissimi, solo dove c'è violenza o maltrattamento. Escluderlo da tutti gli altri casi. Lo so che è un'utopia. Ma non ci sono altre soluzioni. E siccome questa strada, non è (salvo risvolti storici), percorribile, non ci sono soluzioni al problema. Perché anche qui, chiunque, dinnanzi a un divorzio, potenzialmente, può reagire in modo abnorme. E la cosa, non è prevedibile.

I fatti di cronaca recenti, stanno rilevando l'impossibilità di prevenire questi fatti.

Dobbiamo capire una cosa. Faccio un esempio banale. Tizio, se sente il campanello squillare, uccide. Soluzione: Tizio non deve sentire il campanello squillare. Punto.
Invece oggi si dice: Tizio si deve abituare a sentire il campanello squillare. Non mi pare che questa tesi, stia avendo successo, all'atto pratico.


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