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Re: Madri che uccidono figli: “Dov'era Dio?” o “Dov'è Dio?”

Inviato: mercoledì 12 maggio 2010, 23:51
da Venerabile Beda
È verissimo che le donne, oggi, hanno più oneri che in passato...
Ma questo non giustifica il fatto che debbano pagare i figli... specie con la vita...
Lo so che tu non intendi questo... ma la soluzione qual è?
È inutile girarci attorno... se sono una donna, e voglio la mia realizzazione personale (professionale... specie in riferimento ad alcune professioni), non devo fare figli. Punto. Il resto sono chiacchiere. Perché il figlio, mi sveglia la notte, deve essere cambiato, piange, fa rumore, poi quando cresce vuole attenzione, ecc...
Fino all'adolescenza, dove vuole essere lasciato in pace...
E anche se molti uomini (so di cosa parlo), aiutano in casa in modo davvero significativo, la giornata è sempre fatta di 24 ore...
Lo so che non è giusto, ma la realtà è questa....
E se la società da questo punto di vista, non è quella ideale, non è che per questo devono pagare i figli.. con la vita... qui si parla di infanticidio!!!
La questione qui è diversa....
Ecco perché mi sono riferito all'educazione...
La gente, non è educata alla vita... pensa che la vita sia divertirsi...
Solo onori, senza oneri...
Questa formula, è falsa per la vita, è falsa, per la famiglia, è falsa per la fede...
I figli sono una "cosa" bellissima....
Ma quando ti svegliano la notte, piangono e non si calmano, ti cercano mentre stai facendo qualcosa di importante, e vogliono essere ascoltati... danno fastidio...
Questo tanto per non essere ipocriti...
Ci vuole appunto un amore grande...
Ma se non si è educati al sacrificio, questo amore, non verrà mai...
Ed ecco che si spiegano questi fatti... si sposano, fanno figli, e poi li uccidono perché non vogliono smettere di piangere (non è un'esagerazione... sono fatti avvenuti!!!).
Perché pensano che il matrimonio, sia la famiglia del Mulino Bianco... che non esiste...
Mentre invece l'amore, di coppia, familiare, è una bellissima rosa, profumata, piena di spine... con contorno di monotonìa e routine....
Mancando alla base, quell'educazione umana al sacrificio, alla sofferenza, alla rinuncia... ecco che non si sanno gestire le spine...
Non sono d'accordo sul fatto che una vera madre, non debba rinunciare a tutto per i figli...
La mia ha fatto questo... prima noi figli, poi, dopo, se avanza... lei...
Che dire??? So di essere fortunato...
(So per certo che altre donne-madri si comportano così, dunque la mia, non è unica!).
Sarà per questo che oggi si dice: "Non ci sono più le donne di una volta..." e di conseguenza... nemmeno gli uomini...

P.S.
Mia madre, per la sua generazione, è stata una delle prime donne, a lavorare, e a crescere 4 figli...
Faceva tutto per noi, e niente per lei... (E mio padre, non la aiutava, perché era ancora quella generazione, in cui gli uomini non facevano nulla... quelli erano i tempi!)
E anche ora, benché siamo adulti... con le dovute proporzioni, continua a fare tutto per noi...
Ma io veramente le farei una statua!! E cerco di aiutarla il più possibile....
E la gente si permette di uccidere un figlio sano, perché si vuole realizzare????
Si dice: "Ma vai a mangiar pane e cipolla!".
(rivolto alle persone che uccidono i figli o si vogliono "divertire".).
Ne ho parlato altrove in questo forum... a proposito di disturbi psicologici....
"Aspettative non realistiche..."... il credere di aver diritto a tutti i costi, a una vita, troppo elevata, rispetto a quello che realmente spetta...
Gente immatura, che crede di aver diritto ad essere "felice"...
Come se fosse possibile in questo mondo!!!
Basta mescolare tutto, e non servirà cercare ancora, per capire la causa del problema: se mi convinco che ho diritto ad essere felice, (non si sa per quale ragione), poi faccio un figlio, e il figlio impedisce la mia realizzazione professionale... ecco che lo uccido...
Questo accade...
Se invece sto con i piedi per terra, e non parto dal presupposto che la felicità sia un mio diritto, ma che devo cercare di costruirmi una vita quanto più serena possibile, ben sapendo che la vita richiede sacrifici e rinunce, ecco che non vado a fare idiozie di quel tipo...
Ovvero, devo avere "aspettative realistiche"....
Non, sognare la Luna... la velina... la fotomodella o il calciatore....
Le aspettative non realistiche, le può avere un bambino...
Non l'adulto che si sposa o che comunque si appresta ad avere figli...
anche io da bambino, sognavo di fare l'astronauta!!!... poi crescendo ho capito che non era cosa da 1 su 1000, ma molto di più!...

I figli sono onerosi, quando sono sani...
In casi di disabilità, tutto si moltiplica in termini di oneri...
E a proposito di aspettative non realistiche: se sono sposato e padre di famiglia, non posso pretendere di avere la libertà del single! Se voglio, legittimamente, la libertà del single, devo rimanere single!
Se sono sposato, e ho figli, ho liberamente e consapevolmente rinunciato a quella libertà! Se non ci voglio rinunciare, non mi sposo, e non faccio figli.
Per quanto ne so io, i giornalisti del TG5, sono tutti single (uomini e donne). Questa è serietà.
Ma non fare figli e ucciderli o abbandonarli, perché "mi devo realizzare"...
Quando si hanno figli, la "realizzazione" serve solo a una cosa: "mantenerli al meglio".
Uccidere i figli, specie per queste "ragioni", non è da donne, non è da madri, ma da animali.

Infine, è questione di onestà....
Uno deve avere l'onestà di dire a se stesso/a: "Non sono fatto per essere padre, non sono fatta per essere madre, non sono fatto per essere marito, non sono fatta per essere moglie".
Non tutto è per tutti.

A parte queste considerazioni razionali, io continuo a sostenere che dove Dio è presente (a priori), questi fatti, non si verificano.
E la presenza di Dio (a priori), la stabiliamo noi, non Lui.
Questo, non elimina la sofferenza: ma in questo modo, la sofferenza stessa si può affrontare con un senso ben preciso.

Re: Madri che uccidono figli: “Dov'era Dio?” o “Dov'è Dio?”

Inviato: giovedì 13 maggio 2010, 20:01
da Cielo
Mentre invece l'amore, di coppia, familiare, è una bellissima rosa, profumata, piena di spine... con contorno di monotonìa e routine....
Dici bene Venerabile ma aggiungerei che il più delle volte una donna che mette in pratica ciò che tu descrivi sopra, è sola, ossia, a volte anche il marito la "accusa" di non "curare la propria persona, di trascurare i suoi doveri di moglie, nonostante magari, la moglie abbia due o tre figli da accudire... e tanta buona volontà di amare. E questa deve lottare, non solamente con le fatiche della vita, ma anche con colui che dovrebbe capirla.
Ma stai sicuro che un genere di moglie come questa di cui ti parlo, continuerà per la sua strada a portare avanti la sua famiglia, nonostante tutto... e l'avrà vinta!

Re: Madri che uccidono figli: “Dov'era Dio?” o “Dov'è Dio?”

Inviato: giovedì 13 maggio 2010, 20:07
da Venerabile Beda
Nessuno vuole sminuire le difficoltà delle donne...
Ma qui si parla di infanticidio, che in nessun caso e per nessuna ragione può essere giustificato...

Se si vuole, si apra un argomento sulle difficoltà della maternità (e della paternità) oggi...

Altrimenti, rischiamo di creare confusione...

L'infanticidio, è roba da animali, non da persone.

Re: Madri che uccidono figli: “Dov'era Dio?” o “Dov'è Dio?”

Inviato: giovedì 13 maggio 2010, 20:10
da Cielo
Sono stata fraintesa e voglio chiarire:
assolutamente non giustifico nessun infanticidio! Mai!

Ho solo voluto portare a galla una questione che ho "sentito" personalmente!

Re: Madri che uccidono figli: “Dov'era Dio?” o “Dov'è Dio?”

Inviato: giovedì 13 maggio 2010, 20:18
da Venerabile Beda
Sì, chiarissimo Cielo...

Mi interessava solo chiarire lo spirito dell'argomento.