Lo Spirito Santo rivela la verità della famiglia
Inviato: domenica 27 settembre 2009, 14:14
"Le diverse liturgie sono ricche di preghiere di benedizione e di epiclesi che chiedono a Dio la sua grazia e la benedizione sulla nuova coppia, specie sulla sposa. Nell'epiclesi di questo sacramento gli sposi ricevono lo Spirito santo come comunione di amore di Cristo e della Chiesa. È lui il sigillo della loro alleanza, la sorgente sempre offerta del loro amore, la forza in cui si rinnoverà la loro fedeltà". (Catechismo della Chiesa Cattolica, 1624)
Ci si chiede spesso perché tanti matrimoni falliscano. A Roma e a Milano e in genere nelle grandi città italiane, pare si sia arrivati al 50% dei casi, per lo più nei primi tre-quattro anni di matrimonio. Le ragioni sono indubbiamente molteplici. Una tuttavia è certa: non ci si prepara in modo adeguato e non si è consapevoli di ciò che significa per la vita coniugale aver celebrato il sacramento del matrimonio. Si sa qualcosa di ciò che è un matrimonio; non si sa quasi niente di ciò che è il sacramento del matrimonio. "Sposarsi in chiesa" diviene spesso solo un rito o una generica domanda di benedizione. Non c'è da meravigliarsi se, passato il primo momento di euforia e di novità, al sorgere della prime difficoltà la coppia si scoraggi fino a mettere in crisi e a distruggere l'impegno matrimoniale solenne preso davanti a Dio e alla Chiesa, con le conseguenze che tutti conosciamo per gli stessi coniugi e per i figli nati nel frattempo.
II problema risiede nel fatto che non si è coscienti del dono dello Spirito Santo infuso nei coniugi con la celebrazione del matrimonio-sacramento. I due vivono come se fossero soli ad affrontare le singole situazioni della vita. Hanno ricevuto in dono un tesoro inestimabile ed inesauribile, ma non ne sono coscienti, come un tesoro chiuso in una cassaforte, del tutto inutilizzato e inutilizzabile. Solo un'adeguata evangelizzazione può consentire agli sposi cristiani di uscire fuori da una tale situazione, aiutandoli a riscoprire come il loro cammino non sia da vivere da soli o sulla base dello loro sole forze, ma nella grazia dello Spirito Santo che lo "sposarsi nel Signore" significa e dona. Sta in questa consapevolezza il segreto di ogni matrimonio cristiano ben riuscito.
1. Siamo consapevoli della presenza dello Spirito Santo nella nostra vita di coppia? Lo sentiamo operante nella nostra famiglia? Ci rivolgiamo a Lui ogni giorno?
2. Lo Spirito Santo è dono, accoglienza, comunione: ci impegniamo a realizzare la nostra coniugalità in questa triplice dimensione? Che cosa significa, concretamente, ascoltare lo Spirito Santo e lasciarsi modellare dalla sua azione?
3. La spiritualità coniugale è "obbedienza allo Spirito": camminiamo in questa obbedienza? C'è qualcosa che dev'essere cambiato o rinnovato in noi per rispondere a questa vocazione? Che cosa?
A cura di Antonietta [email protected]
Una bellissima riflessione che invita a un confronto concreto come vi rapportate nelle vostre famiglie in merito a questo tema?
Ci si chiede spesso perché tanti matrimoni falliscano. A Roma e a Milano e in genere nelle grandi città italiane, pare si sia arrivati al 50% dei casi, per lo più nei primi tre-quattro anni di matrimonio. Le ragioni sono indubbiamente molteplici. Una tuttavia è certa: non ci si prepara in modo adeguato e non si è consapevoli di ciò che significa per la vita coniugale aver celebrato il sacramento del matrimonio. Si sa qualcosa di ciò che è un matrimonio; non si sa quasi niente di ciò che è il sacramento del matrimonio. "Sposarsi in chiesa" diviene spesso solo un rito o una generica domanda di benedizione. Non c'è da meravigliarsi se, passato il primo momento di euforia e di novità, al sorgere della prime difficoltà la coppia si scoraggi fino a mettere in crisi e a distruggere l'impegno matrimoniale solenne preso davanti a Dio e alla Chiesa, con le conseguenze che tutti conosciamo per gli stessi coniugi e per i figli nati nel frattempo.
II problema risiede nel fatto che non si è coscienti del dono dello Spirito Santo infuso nei coniugi con la celebrazione del matrimonio-sacramento. I due vivono come se fossero soli ad affrontare le singole situazioni della vita. Hanno ricevuto in dono un tesoro inestimabile ed inesauribile, ma non ne sono coscienti, come un tesoro chiuso in una cassaforte, del tutto inutilizzato e inutilizzabile. Solo un'adeguata evangelizzazione può consentire agli sposi cristiani di uscire fuori da una tale situazione, aiutandoli a riscoprire come il loro cammino non sia da vivere da soli o sulla base dello loro sole forze, ma nella grazia dello Spirito Santo che lo "sposarsi nel Signore" significa e dona. Sta in questa consapevolezza il segreto di ogni matrimonio cristiano ben riuscito.
1. Siamo consapevoli della presenza dello Spirito Santo nella nostra vita di coppia? Lo sentiamo operante nella nostra famiglia? Ci rivolgiamo a Lui ogni giorno?
2. Lo Spirito Santo è dono, accoglienza, comunione: ci impegniamo a realizzare la nostra coniugalità in questa triplice dimensione? Che cosa significa, concretamente, ascoltare lo Spirito Santo e lasciarsi modellare dalla sua azione?
3. La spiritualità coniugale è "obbedienza allo Spirito": camminiamo in questa obbedienza? C'è qualcosa che dev'essere cambiato o rinnovato in noi per rispondere a questa vocazione? Che cosa?
A cura di Antonietta [email protected]
Una bellissima riflessione che invita a un confronto concreto come vi rapportate nelle vostre famiglie in merito a questo tema?