5 minuti per la coppia...

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Mary
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5 minuti per la coppia...

Messaggio da Mary » martedì 4 agosto 2009, 8:32

PERCHÈ CONTINUO A STARE CON TE ?...

«Perché stare con te mio sposo/mia sposa?». «Perché non provare a vivere con un altro uomo, con un'altra donna per sperimentare nuove sensazioni e rinverdire la nostra esperienza coniugale a volte così frantumata, ripetitiva e stanca?».
Credo che questi pensieri ed interrogativi, qualche volta, magari in particolari circostanze hanno attraversato, le vostre menti e i vostri cuori di sposi. Non bisogna spaventarsi se questo accade ma dovremmo preoccuparci qualora non avessimo ancora cercato una risposta di senso al nostro stare insieme. Bisogna invece porsi seriamente e senza paura questo interrogativo, considerandolo non retorico e prettamente formale, ma impegnativo e utile alla riscoperta della vocazione matrimoniale. Prima di scomodare terapia di coppia, test sull’affinità, misuratori di “innamoramento” andiamo a quel giorno in cui il vostro amore è diventato “divino”, eterno, fedele e fecondo.
… perché Credo nella famiglia!
Esiste un divario tra la Domenica e il Lunedì, tra la fede e la vita ordinaria. È difficile vedere la santità nel lavare i panni sporchi, nel cambiare il pannolino del proprio bambino, nel rassettare la casa, nell'affrontare le tensioni della vita familiare. Giovanni Paolo II in occasione della beatificazione dei coniugi Beltrame Quattrocchi, ha detto: «Famiglia credi in ciò che tu sei! Credi nella tua vocazione ad essere segno luminoso dell'amore di Dio».
Credere è rivitalizzare il Dio che vi ha consacrato nel giorno del vostro matrimonio non semplicemente nei sacramenti, nella preghiera ma anche nella vita concreta e ordinaria della famiglia. Bonhoeffer afferma: «...soltanto vivendo completamente nel mondo uno impara ad avere fede. Attraverso questa appartenenza al mondo, io vivo senza riserve i compiti, i successi e i fallimenti, le esperienze e le perplessità della vita. Nel vivere in questo modo noi gettiamo noi stessi completamente nelle mani di Dio». Dio chiede di rinascere attraverso le gioie, le risate, i sentimenti, le frustrazioni, le lacrime… le esperienze della vita di ogni giorno. Per connettere la fede e la vita si ha bisogno di una spiritualità che si focalizzi sul mondo e non fuori del mondo, nella piccola chiesa che è la vostra casa e non in un monastero, con quella donna o quell’uomo che si sveglia con voi ogni mattina e non con l’amante che ti fa provare grandi emozioni ma non emoziona gli spazi della tua casa. Altamente evocativo è quanto scrive Foley: «La vita quotidiana è piena di segni che manifestano ed attuano la presenza di Dio. Un giardino, una amicizia, un gesto di riconciliazione, un cimElio di famiglia possono diventare sacramenti per noi. Il mondo è in definitiva un sacramento di Dio. Nella realtà delle nostre vite, noi scopriamo un'altra Realtà. L'esperienza di Dio è spesso una esperienza sacramentale. Ogni cosa è o può diventare un sacramento. Dipende da come noi guardiamo le cose. Un sacramento non cerca di strapparci dal mondo, ma ci chiede di entrare nel cuore del mondo ed osservarlo più da vicino e più profondamente. Separando il sacro dall'ordinario, noi abbiamo perduto l'antico punto di vista ebraico che tutta la creazione è buona. (...)” (G. FOLEY, Family centered Church, Sheed & Ward, Kansas City, 1995, 76-77)
Vi invito a rinnovare l'atto di fede nel vostro sacramento del matrimonio, segno della presenza di Dio, luogo in cui potete incontrarlo e conoscerlo, alla stessa stregua degli altri sacramenti.
Voi coppie di sposi in quanto battezzati appartenete a Gesù ed è lo Spirito Santo che vi dona l'uno all'altro. Come lo Spirito Santo è stato all'opera nel momento dell'Incarnazione, come cambia il pane e il vino in Corpo e in Sangue, così lo stesso Spirito dal momento in cui siete diventati sposi, vi ha resi e vi rende ogni giorno segno efficace del rapporto tra Cristo e la Chiesa. Nella vostra relazione palpita e batte il cuore di Gesù che ama la Chiesa.
Voi coppie di sposi siete coinvolte direttamente nell'amore passionale di un grande innamorato, Gesù, per la sua chiesa.
Voi, coppie di sposi, siete chiamate con il sacramento del matrimonio a vivere il battesimo come sposi: cioè a due, a due. Coltivare, pertanto, la vostra vita di coppia attraverso uno sguardo, una parola, un bacio, un abbraccio, un ascolto attento e affettuoso, significa rendere visibile il vostro essere sacramento di Dio.
La vostra spiritualità non è solo “laicale in senso generico”, ma la spiritualità di persone segnate e consacrate da un sacramento. Vivere il vostro sacramento è dire chiaramente a voi stessi e testimoniare agli altri: qui c'è Gesù. Questa è la vostra realtà da capogiro, da consapevolizzare, da contemplare, da amare e da vivere.
Allora la domanda non sarà più “perché” ma “per chi continuo a donare la mia vita?”.
[k-cuore] [k-cuore] [k-cuore] [k-cuore] [k-cuore] [k-cuore] [k-cuore] [k-cuore]


Dio è Amore!


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Miriam
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Re: 5 minuti per la coppia...

Messaggio da Miriam » giovedì 13 agosto 2009, 17:50

Grazie Mary per la bellissima riflessione vedere Dio nelle difficoltà della coppia ci insegna ad allargare il nostro cuore a tre affidandoci a Lui che conosce il nostro cuore ed è capace di colmarci oltre le nostre misure. Vivere Dio nel quotidiano è costruire e crescere insieme.


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