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Re: I figli

Inviato: sabato 24 gennaio 2009, 17:23
da Sibilla
Nessuno ci insegna a diventare bravi genitori....ci si basa sull'educazione ricevuta ...sui valori che ci hanno trasmesso a loro volta i nostri genitori....su qualche consiglio proveniente dagli altri...ma principalmente ci si basa sulle nostre convinzioni..sul nostro modo di essere...e ancor di più tenendo conto della personalità dei figli e del loro carattere. Io e mia figlia abbiamo rischiato di non capirci...apprensiva e protettiva io....carattere deciso e indipendente lei..fin da piccola....ho cercato sempre di agire con equilibrio...mi sono sforzata di non farmi coinvolgere troppo sul piano emotivo rispettando il suo modo di essere....ho lasciato che fosse lei a risolvere i suoi problemi pur dandole tutto l'appoggio possibile....insomma ho cercato di non darle un'educazione troppo permissiva....ho fatto il possibile per trasmetterle quei valori che l'avrebbero aiutata nel suo percorso di vita. Oggi mia figlia, è una ragazza equilibrata...è sempre uno spirito libero ma fa un buon uso della sua libertà..è solare...generosa...conosce i valori veri e li sa apprezzare e dimostra buon senso in tutte le situazioni tanto che spesso sono io a chiedere consigli a lei. Io ringrazio sempre Dio per il dono di mia figlia e sempre chiedo a Maria, la nostra mamma del cielo a cui l'ho affidata dalla nascita, di guidarla e di proteggerla specialmente in tutti i momenti in cui non ci sono io a farlo.

Re: I figli

Inviato: giovedì 12 febbraio 2009, 17:05
da Mariella
Evidentemente no, il manuale non esiste sicuramente, come non esistono genitori "perfetti"... e figli "perfetti"... da genitore ho cercato di insegnare a mio figlio, unico figlio, l'educazione, il rispetto, i valori cristiani.
Per noi (io e mio marito) è stato ancora più difficile... educare un figlio con "sordità grave" è stato... consentitemelo... molto più difficile rispetto ad un figlio che sente e parla.
Il problema è stato più arduo perché il suo vocabolario era molto limitato e quindi i tempi di interiorizzare le regole, il comportamento... si sono allungati parecchio. Non mi sono lasciata intimorire dal suo "handicap", le sculacciate e gli scappellotti li ha avuti... (quando ci vogliono sono meglio del "pane"), sono stata rigida e severa e questo doveva essere il mio comportamento nei suoi riguardi altrimenti non avremmo ottenuto nessun risultato... mentre il ruolo di mio marito doveva esser "tenero".
Adesso mio figlio ha 32 anni, è sposato e forse anche lui diventerà "genitore"... spero tanto che ciò che gli abbiamo insegnato possa trasmetterlo ai suoi figli... se Dio vorrà donargliene.