Vi voglio condividere questa lettera perché penso sia una buona proposta di cammino sull'amore. Che ne pensate?
Nel libro che cerco di leggere oggi ho trovato una frase illuminante: “La parola che dice l’amore non è la parola che ne parla, è la parola che lo dona” (M. Bellet). Che bella! Si parla così tanto d’amore e spesso sembra di toccarlo così poco. Sull’amore quante canzoni, quanti films, quanti libri! Sull’amore quanti discorsi fra amici! E poi quanto vuoto attorno a noi, solitudine, indifferenza!
Nelle vacanze di Natale una cara amica mi diceva: “Sono più di dieci anni che sono sposata. La nostra storia di coppia è stata battagliata. Ho faticato, ho avuto mille volte la voglia di fuggire. Ma continuo a credere in questa storia. Dopo tanti anni ancora mi chiedo che cosa significhi amare”.
Gran bella domanda: “Che cosa significa amare?”. Abbiamo parlato a lungo. E ci siamo trovati a dire: per capire l’amore occorre partire dal perdono. Solo chi osa mettere in conto il perdono sa la consistenza dell’amore. Perché amare è volere l’altro così com’è. È andare verso lui anche quando non viene verso me. È smettere di credermi il centro del mondo. È smettere di misurare il mio amore.
In una parola l’amore si impara diventando dono.
Nella lotta tra il bene e il male che accompagna il cammino di quest’anno credo che il tema dell’amore sia centrale. Il male si combatte imparando ad amare.
Un grande filosofo, a proposito della fede, scriveva: “Credere è propriamente andare per quella via dove tutti gli indicatori stradali mostrano: indietro, indietro, indietro” (S. Kierkegaard).
Potremmo applicare la stessa idea all’amore e dire: “Amare è propriamente andare per quella via dove tutti gli indicatori stradali mostrano: indietro, indietro, indietro”. Tante volte, infatti, quando ami, quando cerchi di essere dono per qualcuno senti mille voci che cercano di fermarti, che ti dicono “indietro”, che sussurrano: non esagerare, pensa a te stesso, non ne vale la pena, non sprecare la vita…
Osar essere dono oltre tutti i cartelli che gridano “indietro” è una bella sfida. Per tutti.
Ci proviamo insieme.
Buon cammino Con stima e amicizia
Carissimo, Carissima...
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Sesto: L'Amministratore agisce con autorevolezza.
Settimo: "Non condivido le tue idee, ma morirei perché tu le possa esprimere".
Ottavo: Non si fanno questioni personali, per le diverse idee espresse.
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- Miriam
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Re: Carissimo, Carissima...
Che bello però quando si riesce ad andare contro corrente e ci si scopre rinnovati nell'energia donata.Un grande filosofo, a proposito della fede, scriveva: “Credere è propriamente andare per quella via dove tutti gli indicatori stradali mostrano: indietro, indietro, indietro”
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