Adozione
Inviato: venerdì 20 febbraio 2009, 5:32
Nessun genitore può dirsi “vero” se non ha fatto nulla per aiutare il bambino a proiettarsi verso il futuro nel rispetto del suo particolare modo di essere. Un figlio adottivo è un figlio a tutti gli effetti, così come un genitore adottivo è genitore a tutti gli effetti.
Tutti i bambini e le bambine del mondo dovrebbero avere una famiglia in grado di crescerli con l’affetto e le cure di cui hanno bisogno. La realtà però è ben più triste e sono milioni i minori che non potranno mai avvalersi di questo diritto. Solo una piccolissima parte di fortunati vedono aprirsi le porte di una casa dove una mamma e un papà, anche se non biologici, sono pronti ad accoglierli per dare alle loro vite spezzate una speranza. E se l’esperienza di diventare madre o padre è sicuramente tra le più belle e gratificanti che un individuo possa fare nel corso della propria esistenza, quella di adottare un bambino racchiude in sé qualcosa di speciale.
L’Iter adottivo
1ª tappa : La dichiarazione di disponibilità
La prima tappa, per chi desideri effettuare un’adozione nazionale o internazionale, è il Tribunale per i minorenni competente per il territorio di residenza.
2ª tappa: L'indagine dei servizi territoriali
I servizi degli Enti locali hanno il ruolo importante di conoscere la coppia e di valutarne le potenzialità genitoriali, raccogliendo informazioni sulla loro storia personale, familiare e sociale. Il lavoro dei servizi è volto alla stesura di una relazione da inviare al Tribunale, che fornirà al giudice gli elementi di valutazione sulla richiesta della coppia.
3ª tappa: Il decreto di idoneità
Una volta ricevuta la relazione il Tribunale convoca i coniugi e può, se lo ritiene opportuno, disporre ulteriori approfondimenti. A questo punto il giudice decide se rilasciare un decreto di idoneità o se emettere invece un decreto attestante l'insussistenza dei requisiti all'adozione.
4ª tappa:
A questo punto la situazione è diversa: se si procede con un’adozione nazionale, la coppia deve attendere di essere chiamata dal Tribunale dei Minori qualora vi sia un bambino ritenuto adatto a loro.
Nel caso della scelta di adozione internazionale la coppia in possesso del decreto di idoneità, deve iniziare entro 1 anno dal suo rilascio la procedura di adozione internazionale, rivolgendosi ad uno degli enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali. In questa fase la coppia può orientarsi verso un paese tra quelli nei quali l’ente opera. Quasi tutti gli enti autorizzati organizzano degli incontri che hanno lo scopo di informare le coppie sulle procedure dei paesi in cui sono presenti, sulla realtà dell'adozione internazionale e di prepararli, con la collaborazione di psicologi ed altri esperti, al loro futuro ruolo di genitori adottivi.
A chi rivolgersi per adottare
Per avere informazioni su documenti, requisiti e enti autorizzati per l’adozione all’estero si consiglia di cliccare su http://www.commissioneadozioni.it; per la domanda di adozione ci si rivolge al Tribunale dei minori della propria città. Spesso le Asl dei Comuni di residenza organizzano incontri informativi per coppie che vorrebbero adottare: si tratta di uno spazio utile per avere informazioni sia pratiche che psicopedagogiche.
Autore: Bianca Maria Fracas - Psicologa e consulente sessuale
Che ne pensate? Che cosa vi suscita il pensiero dell'adozione?
Tutti i bambini e le bambine del mondo dovrebbero avere una famiglia in grado di crescerli con l’affetto e le cure di cui hanno bisogno. La realtà però è ben più triste e sono milioni i minori che non potranno mai avvalersi di questo diritto. Solo una piccolissima parte di fortunati vedono aprirsi le porte di una casa dove una mamma e un papà, anche se non biologici, sono pronti ad accoglierli per dare alle loro vite spezzate una speranza. E se l’esperienza di diventare madre o padre è sicuramente tra le più belle e gratificanti che un individuo possa fare nel corso della propria esistenza, quella di adottare un bambino racchiude in sé qualcosa di speciale.
L’Iter adottivo
1ª tappa : La dichiarazione di disponibilità
La prima tappa, per chi desideri effettuare un’adozione nazionale o internazionale, è il Tribunale per i minorenni competente per il territorio di residenza.
2ª tappa: L'indagine dei servizi territoriali
I servizi degli Enti locali hanno il ruolo importante di conoscere la coppia e di valutarne le potenzialità genitoriali, raccogliendo informazioni sulla loro storia personale, familiare e sociale. Il lavoro dei servizi è volto alla stesura di una relazione da inviare al Tribunale, che fornirà al giudice gli elementi di valutazione sulla richiesta della coppia.
3ª tappa: Il decreto di idoneità
Una volta ricevuta la relazione il Tribunale convoca i coniugi e può, se lo ritiene opportuno, disporre ulteriori approfondimenti. A questo punto il giudice decide se rilasciare un decreto di idoneità o se emettere invece un decreto attestante l'insussistenza dei requisiti all'adozione.
4ª tappa:
A questo punto la situazione è diversa: se si procede con un’adozione nazionale, la coppia deve attendere di essere chiamata dal Tribunale dei Minori qualora vi sia un bambino ritenuto adatto a loro.
Nel caso della scelta di adozione internazionale la coppia in possesso del decreto di idoneità, deve iniziare entro 1 anno dal suo rilascio la procedura di adozione internazionale, rivolgendosi ad uno degli enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali. In questa fase la coppia può orientarsi verso un paese tra quelli nei quali l’ente opera. Quasi tutti gli enti autorizzati organizzano degli incontri che hanno lo scopo di informare le coppie sulle procedure dei paesi in cui sono presenti, sulla realtà dell'adozione internazionale e di prepararli, con la collaborazione di psicologi ed altri esperti, al loro futuro ruolo di genitori adottivi.
A chi rivolgersi per adottare
Per avere informazioni su documenti, requisiti e enti autorizzati per l’adozione all’estero si consiglia di cliccare su http://www.commissioneadozioni.it; per la domanda di adozione ci si rivolge al Tribunale dei minori della propria città. Spesso le Asl dei Comuni di residenza organizzano incontri informativi per coppie che vorrebbero adottare: si tratta di uno spazio utile per avere informazioni sia pratiche che psicopedagogiche.
Autore: Bianca Maria Fracas - Psicologa e consulente sessuale
Che ne pensate? Che cosa vi suscita il pensiero dell'adozione?