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Oggi è Domenica 28 Dicembre 2008

Inviato: giovedì 25 dicembre 2008, 21:36
da Venerabile Beda
SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE (ANNO B)
Ottava di Natale
Colore Liturgico: Bianco


Prima Lettura Gen 15,1-6; 21,1-3
Uno nato da te sarà tuo erede.
Dal libro della Gènesi

In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande». Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l'erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede». Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede».
Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
Il Signore visitò Sara, come aveva detto, e fece a Sara come aveva promesso. Sara concepì e partorì ad Abramo un figlio nella vecchiaia, nel tempo che Dio aveva fissato. Abramo chiamò Isacco il figlio che gli era nato, che Sara gli aveva partorito.



Salmo Sal 104

Il Signore è fedele al suo patto.

Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere.
A lui cantate, a lui inneggiate,
meditate tutte le sue meraviglie.

Gloriatevi del suo santo nome:
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.

Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca,
voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.

Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell'alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.



Seconda Lettura Eb 11,8.11-12.17-19
La fede di Abramo, di Sara e di Isacco.
Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, per fede, Abramo, chiamato da Dio, obbedì partendo per un luogo che doveva ricevere in eredità, e partì senza sapere dove andava.
Per fede, anche Sara, sebbene fuori dell'età, ricevette la possibilità di diventare madre, perché ritenne degno di fede colui che glielo aveva promesso. Per questo da un uomo solo, e inoltre già segnato dalla morte, nacque una discendenza numerosa come le stelle del cielo e come la sabbia che si trova lungo la spiaggia del mare e non si può contare.
Per fede, Abramo, messo alla prova, offrì Isacco, e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offrì il suo unigenito figlio, del quale era stato detto: «Mediante Isacco avrai una tua discendenza». Egli pensava infatti che Dio è capace di far risorgere anche dai morti: per questo lo riebbe anche come simbolo.



Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi
Dio ha parlato ai padri per mezzo dei profeti,
ultimamente, in questi giorni,
ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
Alleluia.


Vangelo Lc 2,22-40 (forma breve Lc 2,22.39-40)
Il bambino cresceva, pieno di sapienza.
Dal Vangelo secondo Luca


Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosé, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.
Ora a Gerusalemme c'era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d'Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch'egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:
«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo
vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da te davanti a tutti i popoli:
luce per rivelarti alle genti
e gloria del tuo popolo, Israele».
Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione, e anche a te una spada trafiggerà l'anima, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».
C'era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.




CANTI CONSIGLIATI:

Ingresso: Eppure sei un bambino (Giosy Cento)
oppure
Povero e bambino (Giosy Cento)

Gloria: Gloria (Piera Cori, Noi Tuo Popolo)
[o altri autori]

Alleluia: Alleluia, al Redentore (RnS, Maria Rosa Calabrese)

Offertorio: Astro del ciel (Grüber)
oppure
E' nato per te (Giosy Cento)

Santo: Santo (Daniele Ricci, Sei venuto dal Cielo) [o altri autori]

Agnello di Dio: Agnello di Dio (Piera Cori, Noi Tuo popolo) [o altri autori]

Comunione:
- Tu scendi dalle stelle (Sant'Alfonso)
- Emmanuel (Giosy Cento)
- La radice di Jesse (Giosy Cento)
- Canto di Maria (Giosy Cento)
- Dio ha visitato il Suo popolo (Galliano-Semprini)

Finale:
- Gli angeli delle campagne (Tradizionale natalizio francese)
oppure
- Prendi la Speranza e cammina (Giosy Cento)

Re: Oggi è Domenica 28 Dicembre 2008

Inviato: sabato 27 dicembre 2008, 9:56
da Mary
Una festa speciale quella della Santa Famiglia di Nazareth. Si tratta di Gesù, Maria e Giuseppe, che vengono additati ad esempio ad ogni famiglia umana.
Da tempo, forse da sempre, si parla di famiglia in crisi; ai nostri giorni tale crisi ha assunto proporzioni allarmanti: i casi di separazioni, di divorzi, di matrimoni irregolari e di unioni di fatto, prive del sacro suggello sacramentale, sono sempre più frequenti.
Manca un punto di riferimento e un modello imitabile di amore vero, di amore come dono, di unione indissolubile da vivere nell’intima comunione con Dio.
Nella famiglie manca il dialogo, manca la preghiera, manca l’unione e viene meno l’amore. Oggi gli occhi dei genitori e dei figli posano il loro sguardo ammirato sulla Santa Famiglia per riscoprire le virtù che adornano quella casa benedetta e quel Figlio e quegli educatori davvero speciali.
Possiamo scoprire che sono spesso coinvolti da misteri divini, ma anche che sono chiamati a vivere le semplici e drammatiche vicende umane, non dissimili da quella che ci coinvolgono, ma sempre animati e sorretti dalla preghiera e dalla fede.
I protagonisti della Sacra Famiglia sono attenti ai segnali divini non solo per percepire una missione eccezionale e salvifica, ma anche per superare i momenti tragici, per superare le difficoltà quotidiane, anche per affrontare il sacrificio e la croce.
Questo incessante dialogo con Dio, che diventa preghiera, che diventa umile docilità alla volontà divina e forza per superare ogni prova e ogni tentazione, è un messaggio da cogliere e da attuare all’interno delle nostre famiglie.
Così potremo riscoprire la fortezza che unisce, l’amore che salva, la vera pace e la concordia.



In questa Domenica nella mia parrocchia durante ogni Messa: una famiglia all'offertorio a nome di tutte le famiglie della parrocchia riceverà la benedizione dal sacerdote.

Re: Oggi è Domenica 28 Dicembre 2008

Inviato: sabato 27 dicembre 2008, 15:37
da Antonino
CONSACRAZIONE ALLA SACRA FAMIGLIA
(Approvata dal Papa Alessandro VII, 1675)

  • Gesù, Maria, Giuseppe, che avete com­posto la più casta, la più perfetta, la più Santa Famiglia che ci sia mai stata, per essere il modello di tutte le altre, io (nome) alla presenza della Santissima Trinità, Padre e Figlio e Spirito Santo e di tutti i Santi e Sante del Paradiso, oggi scelgo voi e i santi Angeli per miei protet­tori, patroni e avvocati e mi dono e consa­cro interamente a voi, facendo un fermo proposito e una forte risoluzione di non abbandonarvi mai né di permettere che sia detta o fatta alcuna cosa contro il vostro onore, per quanto è in mio potere. Vi supplico dunque di ricevermi per vostro servitore, o servo perpetuo; assiste­temi in tutte le mie azioni e non abbando­natemi nell'ora della morte. Amen.

Re: Oggi è Domenica 28 Dicembre 2008

Inviato: sabato 27 dicembre 2008, 18:08
da Mariella
Consacrazione alla Sacra Famiglia.

O Santissima Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, speranza e consola­zione delle famiglie cristiane, accogliete la nostra: noi ve la consacriamo intera­mente e per sempre. Benedite tutti i membri, dirigeteli tutti secondo i deside­ri dei vostri cuori, salvateli tutti.
Noi ve ne scongiuriamo per tutti i vostri meriti, per tutte le vostre virtù, e soprattutto per l'amore che vi unisce e per quello che portate ai vostri figli adot­tivi. Non permettete mai che qualcuno di noi abbia a precipitare nell'inferno. Richiamate a voi quelli che avessero la disgrazia di abbandonare i vostri inse­gnamenti e il vostro amore. Sorreggete i nostri passi vacillanti in mezzo alle prove e ai pericoli della vita. Soccorreteci sem­pre, e specialmente nel momento della morte, affinché un giorno possiamo tro­varci tutti riuniti nel cielo intorno a voi, per amarvi e insieme benedirvi per tutta l'eternità. Amen.


Re: Oggi è Domenica 28 Dicembre 2008

Inviato: sabato 27 dicembre 2008, 18:40
da Anna63
Preghiera alla Santa Famiglia
" S.Giuseppe, voi siete mio Padre; Maria ss.ma, voi siete mia Madre; Gesù, voi siete mio fratello.
Siete voi che mi avete invitato ad entrare nella vostra Famiglia,
e mi avete detto che da tempo desiderevate prendermi sotto la vostra protezione.
Quanta degnazione!
Io merito ben altro, voi lo sapete.
Che io non abbia a disonorarvi,
ma possano compiersi fedelmente i vostri amorosi disegni sopra di me,
onde possa un giorno essere ricevuto nella vostra compagnia in cielo"