Arte floreale e servizio della Liturgia

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Mary
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Arte floreale e servizio della Liturgia

Messaggio da Mary » mercoledì 19 novembre 2008, 10:12

Arte floreale a servizio della Liturgia

Nonostante le difficoltà della vita e la preoccupante situazione mondiale occuparci dei fiori può sembrare inappropriato. In realtà come ogni forma d’arte quella floreale può situarsi al di sopra di tutte le cose; infatti i fiori costituiscono una delle più forti parabole d’amore di Dio perché:
  • • i fiori, nella loro fragilità e nel nostro mondo violento, sono certamente una straordinaria parabola della forza dell’Amore divino;
    • i fiori, nella loro silenziosa discrezione e nel nostro mondo rumoroso, sono senza dubbio una sorprendente parabola della discrezione dell’Amore divino;
    • i fiori, nella loro bellezza senza artifici e nel nostro mondo sofisticato, sono di certo una stupefacente parabola della limpidezza dell’Amore divino;
    • i fiori, nella loro fedele ri-apparizione annuale e nel nostro mondo insicuro, sono certamente una sorprendente parabola della speranza che viene dall’Amore divino;
    • i fiori, nella loro apparente inutilità e nel nostro mondo produttivo ed efficace, sono sicuramente una straordinaria parabola della gratuità dell’Amore divino. “Guardate i gigli del campo...” (Mt 6, 28) L’arte floreale a servizio della Liturgia è nata una trentina di anni fa dalla contemplazione da parte di una donna Geneviève Vacherot del trittico “Portinari”, che rappresenta una Natività e adorazione, opera di Hugo van der Goes (del grande periodo fiammingo del XV secolo), conservato oggi alla Galleria degli Uffizi, a Firenze. L’intuizione di partenza è ben presto diventata una convinzione, condivisa da tutti coloro che, ormai dappertutto nel mondo intero, continuano a svolgere questo servizio nella Chiesa:
    • parlare di Dio attraverso i fiori e gli elementi naturali, in collegamento con un testo biblico e per una precisa comunità;
    • parlare a Dio esprimendo la preghiera personale di intercessione, lode, adorazione attesa, tristezza…;
    • lasciar parlare Dio affinché Egli istruisca, trasformi, consoli, attraverso la contemplazione di un bouquet.
Dunque lo spazio liturgico che si infìorirà (l’ambone, l’altare, il Battistero, la Croce, o il Cero Pasquale...) per una particolare occasione (una Domenica, una Battesimo un Matrimonio, un’adorazione o un funerale), con materiale disponibile (vasi, coppe, cortecce d’albero, ceppi, muschio o bugie..) e determinati fiori (come qualità, numero, colore.,.) in una precisa disposizione (bouquet rotondo, diritto, triangolare, a L, a S…) tutto ciò entra in un “cerchio” che esalta artisticamente l’Altare della creazione. E come ogni arte, l’Arte floreale liturgica “non serve a nulla” si apprende e si dona a beneficio di tutti.

“I fiori non decorano, essi significano. La chiesa è il luogo dove tutto deve essere bello e significativo”. (Genevieve Vacherot)


Dio è Amore!


Angolo di cielo, link ufficiale: https://angolodicielo.altervista.org

Nemamiah76
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Re: Arte floreale e servizio della Liturgia

Messaggio da Nemamiah76 » mercoledì 19 novembre 2008, 11:13

è un bellissimo testo... Credo che i fiori giochino un ruolo importante nella liturgia, proprio in virtù della frase della Vacherot che hai posto alla fine del testo: credo che i fiori, nel loro essere multicolori, rappresentino i mille colori dell'Amore che Dio ha per noi... Grazie per averlo inserito, Mary... [k-bacio]



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